ilNapolista

Il mercato del Napoli l’ha fatto un sosia di De Laurentiis, quello vero è legato e imbavagliato (Condò)

In due settimane il Napoli è passato dal bagno di Verona all’entusiasmo popolare per le due vittorie che l’hanno rimesso in linea di galleggiamento

Il mercato del Napoli l’ha fatto un sosia di De Laurentiis, quello vero è legato e imbavagliato (Condò)

Il mercato del Napoli l’ha fatto un sosia di De Laurentiis, quello vero è legato e imbavagliato (Condò)

Paolo Condò dedica al Napoli i righi finali della sua analisi del lunedì e scrive con leggerezza e ironia del calciomercato del Napoli: quasi 150 milioni spesi senza nemmeno la cessione di Osimhen.

Ecco cosa scrive Condò:

Il ribaltone di questo adrenalinico avvio l’ha firmato quindi il Napoli, passato in due settimane dalla professione di scuse di Conte per il bagno di Verona all’entusiasmo popolare per le due vittorie che l’hanno rimesso in linea di galleggiamento. Questo Napoli è il frutto di un mercato assolutamente folle, firmato da un sosia di De Laurentiis perché quello vero l’hanno legato e imbavagliato nei sotterranei del Maradona. Ma sta cominciando a funzionare, e oltre a Lukaku subito in gol e a Neres, il cui talento può specchiarsi in quello del rinato Kvara, siamo curiosi di misurare l’impatto di McTominay. Dopo la pausa Conte continuerà a usare le settimane per far crescere la squadra, unico fra tutti. 

De Laurentiis si è cucito la bocca e ha cancellato un anno di errori. Il Napoli ha vissuto un mercato da re (CorSport di ieri)

Mercato d’oro: Napoli senza freni“, questo è il titolo che il Corriere dello Sport attribuisce ad un pezzo dove si parla del mercato estivo del Napoli. De Laurentiis ha speso tanto per costruire la squadra di Conte e lo ha fatto in silenzio, una strategia completamente diversa da quella adottata un anno fa.

Il Corriere dello Sport scrive:

Aurelio De Laurentiis – il Napoli – ha investito sul mercato estivo 147,5 milioni di euro (esclusi i bonus). Una campagna acquisti faraonica che il presidente ha autorizzato e finanziato senza il sostegno degli introiti della Champions e di alcuna coppa europea, in linea con l’altro super investimento firmato per ingaggiare Antonio Conte e il suo staff. Assumendosi per altro il rischio dell’affare Osimhen: ha acquistato Lukaku e tutti gli altri senza la certezza di vendere Osi, e in effetti alla fine il centravanti è rimasto in azzurro. Salvo colpo di scena arabo finale.

Adl ha cancellato in un clic un anno di errori e scelte sbagliate, cucendosi la bocca e agendo di conseguenza: non ha mai parlato di calcio nel corso dell’estate e ha soltanto lavorato insieme con i suoi collaboratori alla rinascita di squadra e club. Ha scelto un direttore sportivo di 36 anni, Giovanni Manna, scaltro e capace di azzardare e rischiare, inventandosi operazioni come l’acquisto di McTominay dallo United che solo con fantasia e coraggio possono diventare possibili. E poi ha completato l’opera puntando su un tecnico-manager di livello mondiale, modellando il mercato ai suoi standard: l’idea è che a gennaio accadrà ancora qualcosa, la Champions smarrita è un obiettivo fondamentale per continuare a crescere, ma il Napoli ha vissuto un mercato da re“.

ilnapolista © riproduzione riservata