Sul Giornale. Il “vuoto” registrato prima a Milanello e poi all’Olimpico è un altro aspetto che rende ancora più complicato il lavoro di Fonseca
Ibrahimovic assente all’Olimpico per recuperare la vacanza: una gestione troppo “americana” e poco italiana. Lo scrive Franco Ordine sul Giornale. Solo due punti in tre partite, il caso Leao e Theo ribelli, il lavoro di Fonseca ha bisogno del sostegno di Ibrahimovic.
Il “vuoto” lasciato da Ibrahimovic rende il lavoro di Fonseca più complicato
Scrive Ordine:
Ma quel che ha reso ancora più allarmante tutta la vicenda è stata l’assenza di Ibra al seguito del gruppo squadra (in tribuna c’erano Gerry Cardinale con Furlani e Moncada). Già a Milanello, negli ultimi tre giorni della settimana coincisi con la fine del calcio-mercato, il management non si è visto perché sono rimasti tutti inchiodati ai rispettivi telefoni per definir. Ma il “vuoto” registrato prima a Milanello e poi all’Olimpico di Roma è un altro aspetto che rende ancora più complicato il lavoro stesso di Fonseca e la gestione dei casi spinosi.
Tocca dunque a Ibra, il responsabile diretto dell’area tecnica, sciogliere questo nodo che può strangolare la stagione cominciata malissimo, 2 punti in 3 partite, come raramente accaduto anche nei periodi più bui. La sua assenza romana, pare per recuperare qualche giorno di vacanza, a poche ore dalla sosta, è una ulteriore conferma di una gestione troppo “americana” e poco italiana del club.
Parla di «giocatori con carattere» ma di carattere a Parma non c’è stata traccia (Il Giornale)
Ibra parla di «giocatori con carattere» ma di carattere a Parma non c’è stata traccia. Ne parla sul Giornale Franco Ordine. Il Milan è già in crisi prima ancora di cominciare il campionato e Fonseca si difende attaccando i suoi giocatori.
Prima di cominciare la frase di Ibra sembra quasi l’annuncio di una clamorosa contraddizione. «Abbiamo preso giocatori con carattere» la sua osservazione. Di carattere non c’è stata traccia. Ma troppi i buchi difensivi così da far sembrare la vecchia organizzazione di Pioli un bunker. Evidente che a questo punto, dopo un punto in 180 minuti, non si può non chiamare sul banco degli accusati Paulo Fonseca. Subire il primo gol del Parma, dal solito Man, dopo poco meno di 2 minuti è un altro record da ascrivere sull’agenda di questo Milan che è già in crisi prim’ancora di cominciare la stagione. È vero: l’incipit di Fonseca, solitamente, è molto lento ma qui ha esagerato. E la sua difesa è un’accusa alla squadra: «Io non scappo, ma non pressiamo e non difendiamo come squadra e singoli. Così è impossibile vincere». E con il viaggio prossimo a Roma con la Lazio e il derby dopo la sosta non c’è da sperare in una conversione improvvisa. Difendere così alti, dinnanzi a una delle squadre più veloci, è come consegnare la testa al patibolo. E forse si intravede anche in questo dettaglio l’inadeguato pianto tattico preparato dalla staff tecnico.