La FifPro: «La Fifa non ci ha risposto sul Mondiale per club. Uno come Foden potrebbe giocare 120 partite in due stagioni, è assurdo».
Il sindacato dei calciatori Fifpro è tornato a parlare della mole di partite giocate che compromettono il fisico dei giocatori; questa stagione, infatti, è stata definita come quella che sarà la peggiore di sempre in termini di carico di lavoro.
Il sindacato, scrive The Athletic, ha intervistato 1.500 giocatori e ha scoperto che più della metà di loro “ha affrontato richieste di carico di lavoro eccessive”, con quasi uno su sei che ha fatto più di 55 presenze, il limite che gli allenatori avrebbero fissato la scorsa stagione.
Fifpro contro le troppe partite dei calciatori: «I giovani sono a rischio più alto di infortuni»
In conferenza stampa, uno dei membri del consiglio di amministrazione Fifpro e amministratore delegato del sindacato dei giocatori inglesi Maheta Molango, ha confrontato l’esperienza dei giocatori che si sono riposati quest’estate con quelli impegnati negli Europei e Copa America:
«Ci sono due esempi chiari in Inghilterra: uno è Haaland, che è tornato ad essere la macchina da gol che abbiamo visto da quando è arrivato nel nostro Paese; lo stesso è Salah, che si è riposato ed è ora nella sua migliore forma. Paragonali ora a quelli che non hanno avuto un riposo adeguato. Sembrano distrutti, sembravano stanchi anche prima di iniziare la stagione e questo è molto preoccupante».
Lo studio più recente suggerisce che molti giocatori, in particolare i più giovani delle migliori squadre, sono sul punto di infortunarsi. La scorsa stagione, Julian Alvarez ha giocato 75 partite, tra cui due tornei per l’Argentina quest’estate. Il suo ex compagno di squadra del Manchester City Foden e il duo del Liverpool Luis Diaz e Darwin Nunez hanno giocato 72 partite ciascuno.
Il consulente Fifpro Darren Burgess ha evidenziato quante partite ha giocato il 21enne Jude Bellingham, ovvero 251 in prima squadra, quasi cinque volte più di Beckham alla stessa età:
«Quello che sappiamo dalle radiografie è che alcuni giocatori stanno ancora crescendo a circa 25 anni. La cosa più spaventosa di mettere i giovani atleti sotto così tanto stress è che non sappiamo come poi si evolverà il loro corpo. Sappiamo che li stiamo mettendo a maggior rischio di lesioni».
La Fifpro ha recentemente collaborato con diversi sindacati di giocatori in Europa per sfidare legalmente la Fifa, soprattutto dopo l’introduzione del Mondiale per club. In risposta, l’organo governativo del calcio ha risposto che la responsabilità è dei club in cui militano i calciatori. Così, i sindacati hanno chiesto che il Mondiale per club venga spostato di due settimane per dare ai calciatori una pausa minima di tre settimane. Ma la Fifa non vuole saperne. E, ad esempio, se il Manchester City e l’Inghilterra dovessero arrivare fino in fondo nelle rispettive competizioni, anche rispetto al Mondiale 2026, un giocatore come Foden dovrebbe giocare circa 120 partite in due stagioni.
«Sono numeri scioccanti. La nostra azione legale non è un attacco alla Fifa o alle competizioni, è un attacco all’accumulo di diversi tornei» ha detto Molango.