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Insigne e la vita in Canada: «L’inglese non lo parlo, mi faccio capire a modo mio» (Corsport)

«Il Napoli? Riesco a vedere gli ultimi 10-15 minuti delle partite. Conte è uno carismatico, ti trasmette tanta energia»

Insigne e la vita in Canada: «L’inglese non lo parlo, mi faccio capire a modo mio» (Corsport)
TORONTO, ON - JULY 23: Lorenzo Insigne #24 of Toronto FC juggles the ball while making his MLS debut against Charlotte FC at BMO Field on July 23, 2022 in Toronto, Ontario, Canada. Vaughn Ridley/Getty Images/AFP (Photo by Vaughn Ridley / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Insigne e la vita in Canada: «L’inglese non lo parlo, mi faccio capire a modo mio» (Corsport).

Lorenzo Insigne intervistato dal Corriere dello Sport a firma Davide Palliggiano.

La vita canadese come va?
«Non me l’aspettavo, ma io e le mia famiglia stiamo benissimo, al di là dell’inglese, che non parlo. Purtroppo non ho studiato da piccolo e questo ha inciso tanto, ma mi faccio capire a modo mio. Il clima invernale per fortuna lo becco poco, torno a Napoli a gennaio e poi in pre-season in posti caldi. Il campionato non è al livello di quelli europei, stanno provando a farlo crescere, ma al di là di tutto si sta molto bene».

Juve-Napoli non è mai banale, ancor di più per uno come lei che è stato decisivo.
Insigne: «Per me è sempre stata una sfida importante, per la rivalità che c’è significa tanto. Sarà sicuramente una bella sfida tra due squadre nuove e con due allenatori diversi: un bello spot per il calcio italiano. Non so se riuscirò a vederla, giocherò in trasferta, ma ci proverò».

Le altre le ha viste?
«Qualche spezzone, dico la verità: di solito a quell’ora, visto il fuso orario, vado a prendere i bimbi a scuola. Riesco a vedere gli ultimi 10-15 minuti». 

Ma cos’è che trasmette alla squadra?
«In ritiro si lavora tanto. Ho visto alcuni video dei giocatori del Napoli e ho pensato: “Poverini”. È come quando io ero con Zeman: all’inizio soffrivi, ma poi in campo andavi alla velocità doppia degli altri. Conte è uno carismatico, che trasmette tanto: in Nazionale, dopo le riunioni che facevamo prima di un allenamento, avremmo potuto disputare una finale contro due squadre messe insieme e l’avremmo vinta. Non so cos’abbia, ma ti trasmette tanta energia. E sono sicuro che se i giocatori lo seguiranno bene, il Napoli quest’anno potrà dare fastidio».

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