Nei momenti di difficoltà non sempre hanno risposto presente. Mbappé aiuta i compagni, ma a volte viene criticato per i suoi comportamenti da star
Domani c’è la partita di Nations League tra Francia e Italia. L’Equipe si preoccupa di analizzare un problema che a tratti ci ricorda un po’ l’Italia: ai Blues manca un vero e proprio leader. Certo ci sono Mbappé, Griezmann e Maignan. Ma il giornale francese fa notare che nei momenti di difficoltà all’Europeo non tutti sono stati in grado di caricarsi la squadra sulle spalle.
L’Equipe scrive:
“La storia recente della squadra francese ha dimostrato che gli equilibri possono essere molto fragili. Chiedete a Ibrahima Konaté (25 anni). Prima dell’Europeo, il difensore del Liverpool pensava di giocare un ruolo di primo piano in campo con la maglia tricolore, anche nella leadership. Poche settimane dopo, il parigino ha terminato la competizione con… zero minuti nelle gambe. La dura realtà di una squadra in pieno rinnovamento dal 2022, e dove stanno emergendo pochi nuovi leader.
Con i ritiri post-Mondiali 2022 di Lloris, Mandanda e Varane, quello di Olivier Giroud dopo gli Europei e la perdita di Paul Pogba, sospeso per quattro anni per doping, il dibattito aumenta. Antoine Griezmann, Kylian Mbappé, Ousmane Dembélé e Mike Maignan ci sono ma nei momenti più difficili dell’inizio dell’estate, alcuni non hanno risposto presente, a volte preoccupando lo staff per la leadership del gruppo”.
Francia, c’è Mbappé che perà a volte viene visto male per i suoi comportamenti da star
Su Mbappé, che è il capitano della squadra, il giornale scrive che “parla molto ai suoi compagni, collettivamente e individualmente, si mostra aperto agli altri, cerca di delegare determinati obblighi, soprattutto mediatici, prende a cuore il suo ruolo di capitano, ma non evita, a volte, critiche interne su certi comportamenti da star. Questa non dovrebbe essere una scusa per frenare gli altri. Le delusioni sportive individuali non hanno aiutato nemmeno in Germania, con i dirigenti che non hanno influenza sul campo“.
L’Equipe continua: “Il ritorno a giugno di N’Golo Kanté, leader più per i fatti che per le parole, non è insignificante”.
Il giornale spiega che il centrocampista ha spesso dato consigli ai suoi compagni e che “lo sta facendo sempre di più in una squadra francese che ha solo cinque campioni del mondo in questo raduno (Areola, Griezmann, Dembele, Mbappé e quindi Kanté). Lo staff non vuole mettere più pressione sulle spalle del centrocampista, conoscendo il suo temperamento. Ma l’ex giocatore del Chelsea deve favorire la nuova transizione voluta da Didier Deschamps e dal suo staff per consentire a nuovi elementi di conquistare un posto più importante da qui al prossimo Mondiale“.