Da Rmc Sport. Anche a costo di gridare e fermare il gioco, in allenamento vuole qualità, intensità. Gli elogi di Hojbjerg: «Ha sempre tante idee, e ci dice come realizzarle»
I francesi iniziano a conoscere Roberto De Zerbi. Noi lo abbiamo avuto per un po’ a Sassuolo, abbiamo conosciuto “il suo calcio”. Poi è stato il turno dell’Inghilterra che con l’allenatore italiano sulla panchina del Brighton ha conosciuto il “De Zerbi ball”. Ora tocca ai cugini francesi. È soprattutto Rmc Sport a rimanere entusiasta del metodo di lavoro dell’ex Sassuolo e Brighton.
“Schietto e appassionato nel rapporto con i giocatori, ma molto esigente e meticoloso appena conduce una seduta in campo, Roberto De Zerbi ha imposto il suo stile fin dal suo arrivo a Marsiglia. «Ho il sangue caldo! Voglio essere al centro delle cose, vivo l’allenamento a modo mio e in generale non mi piace stare in secondo piano!» Roberto De Zerbi ha il suo metodo e lo applica ogni giorno. Impone il suo stile“.
De Zerbi ha già conquistato tutti i giocatori del Marsiglia
Un altro principio non negoziabile agli occhi di Roberto De Zerbi è l’intensità. “Anche a costo di gridare, fermare il gioco o calciare un pallone in segno di fastidio, De Zerbi vuole qualità tecnica e sequenze pulite. «Corto, corto, corto… per risucchiare l’avversario, e poi giochiamo lungo, ragazzi! Una squadra che va indietro è una squadra che perde palla!» Lo ripete in italiano, in inglese, a volte con poche parole in spagnolo, il tecnico del Marsiglia ripete i suoi principi di gioco. Per lui è fondamentale: saper mantenere il controllo della palla, sotto pressione e in aree piccole, attirare la squadra avversaria e quindi sfruttare gli spazi liberi“.
Questo stile ha già conquistato i giocatori. «Pone molta attenzione su questa capacità di uscire dalla pressione avversaria nel modo più efficace possibile», analizza il centrocampista Hojbjerg. «Ha sempre tante idee, ci dà le chiavi per riuscirci. Mi piace il suo modo di lavorare, di applicare l’intensità, la serietà e la pressione necessaria. È facile da seguire, perché è molto preciso in quello che chiede. Ci divertiamo molto con lui e il suo staff».
A proposito di staff, quello di De Zerbi è decisamente numeroso in cui ma “ognuno sa qual è la sua parte“. Parla molto con i suoi giocatori, li difenderà sempre. Come nel caso di Greenwood. Ma a porte chiuse è diretto, franco, senza filtri. «La porta del suo ufficio è sempre aperta quando dobbiamo parlare», apprezza un giocatore. L’ex allenatore del Brighton basa la sua gestione anche su questo rapporto sano e sincero con il suo spogliatoio.