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La probabile formazione dell’Italia contro Israele: Buongiorno, Kean e Raspadori dal primo minuto (Sky Sport)

In campo confermata la difesa a tre. Non ci saranno Calafiori e Pellegrini. Spalletti deve sciogliere gli ultimi dubbi, Di Lorenzo in ballottaggio con Gatti

La probabile formazione dell’Italia contro Israele: Buongiorno, Kean e Raspadori dal primo minuto (Sky Sport)
Db Parigi (Francia) 06/09/2024 - Nations League / Francia-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Alessandro Buongiorno

Dopo la sorprendente vittoria contro la Francia, l’Italia è chiamata a replicare l’ottima prestazione contro Israele questa sera. Ci saranno dei cambiamenti però, così come ha annunciato Spalletti. Alcuni sono dovuti agli infortuni, altri dipendono dall’esigenza del ct di testare diversi calciatori. Di seguito la probabile formazione secondo Sky Sport.

Israele-Italia, la probabile: Spalletti cambia qualcosa

Italia (3-5-2, probabile formazione): Donnarumma; Di Lorenzo, Buongiorno, Bastoni; Cambiaso, Frattesi, Ricci, Tonali, Dimarco; Raspadori, Kean. Ct Spalletti

In campo confermata la difesa a tre. Non ci sarà Calafiori che per un problema è tornato a Londra. Al suo posto Buongiorno, affiancato da Di Lorenzo e Bastoni. La linea di metà campo composta da Cambiaso, Frattesi, Ricci, Tonali, Dimarco. Altri cambi in attacco con Raspadori e Kean che prendono il posto di Pellegrini (infortunato) e Retegui.

Israele (3-4-2-1, probabile formazione): Gerafi; Nachmias, Shlomo, Gandelman; Jehezkel, Lavi, Abu Fani, Gropper; Gloukh, Solomon; Khalaili. Ct Ben Shimon

Spalletti: «La Nazionale all’italiana? Nessuno dei tre gol lo abbiamo segnato in contropiede»

Luciano Spalletti, ct della Nazionale italiana, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del match di Nations League tra Italia e Israele.

Tonali è un giocatore molto importante per voi. Come giudica questo suo ritorno in gruppo?

Spalletti: «Eravamo tutti a braccia aperte pronti ad accoglierlo, per noi è un giocatore importante viste le sue qualità. Ora ce l’abbiamo, s’è rivisto un Tonali nuovo, molto voglioso di far vedere la sua qualità di calciatore, un Tonali che ha la capacità di aiutare tutti in campo perché sa fare tutto. E poi i compagni di squadra gli vogliono molto bene, averlo ritrovato nello spogliatoio anche per gli altri è stato motivo di grande piacere».

E’ cambiato l’umore della squadra dopo venerdì?

«Io ho cercato di essere differente perché ciò che facevo prima era qualcosa di sbagliato. Noi dobbiamo saper interpretare cosa abbiamo fatto, saperci ragionare. Io ho modificato delle cose. Però ho visto un gruppo subito molto coeso, compatto. Poi la differenza l’ha fatta probabilmente anche il numero dei giocatori portati, il fatto di aver lasciato qualcuno fuori in passato secondo me ha disturbato molto. Abbiamo messo in campo tante idee di calcio differenti. A volte li abbiamo pressati alti, altre volte abbiamo fatto blocco bassissimo tornando al calcio che storicamente ci ha contraddistinto. Ma altre volte abbiamo anche mantenuto il possesso palla in mezzo al campo interpretando quindi il calcio di scuole diverse.

Altre volte abbiamo cambiato gioco per poi puntare la fisicità delle punte, come faceva l’Inghilterra. C’è un po’ la scuola calcio italiana, un po’ quella spagnola, un po’ inglese… Il possesso palla dice 53 loro e 47 noi e non era facile. Spesso siamo andati da una parte all’altra con una qualità assoluta come hanno fatto Dimarco e Tonali in occasione del gol. Quella è un’azione partita dal portiere e sento dire che finalmente giochiamo all’italiana. A me è sembrato qualcosa di più in quell’azione. Siamo stati davvero bravi ma ci tengo a precisare che nessuno dei tre gol è stato realizzato in contropiede. Retegui sul gol di Frattesi ha fatto parlare il pallone tra i due centrali in maniera perfetta, poi è chiaro che Frattesi s’è mosso al meglio».

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