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L’impero finanziario di Sinner: ha già un patrimonio di circa 50 milioni (Libero)

Tra i premi vinti nei tornei dell’Atp, gli sponsor che fanno la fila per averlo testimonial, gli investimenti che fruttano varie plusvalenze

L’impero finanziario di Sinner: ha già un patrimonio di circa 50 milioni (Libero)
Italy's Jannik Sinner holds the trophy after winning his men's final match against USA's Taylor Fritz on day fourteen of the US Open tennis tournament at the USTA Billie Jean King National Tennis Center in New York City, on September 8, 2024. (Photo by ANGELA WEISS / AFP)

Negli ultimi due anni Jannik Sinner ha ottenuto sempre più successi tennistici, che insieme ai ricchi sponsor e agli investimenti, hanno fatto crescere notevolmente il suo patrimonio.

Libero fa un calcolo dei guadagni del tennista italiano:

In queste ore di relax avrà avuto anche il tempo per dare un’occhiata a quello che è l’immenso patrimonio accumulato negli ultimi due anni durante i quali i suoi consiglieri occulti e l’amico-manager Alex Vittur lo hanno aiutato a creare un piccolo (si fa per dire…) impero finanziario fondato su tre entrate diversificate: i premi vinti nei tornei dell’Atp (gli Slam erogano assegni milionari se li vinci o se arrivi in finale), gli sponsor che fanno la fila per averlo testimonial, infine gli investimenti che fruttano le varie plusvalenze.

Il miglior tennista del globo, tanto per curiosare nelle sue tasche, ha un patrimonio di soli premi valutabile intorno a una trentina di milioni di euro. Vincendo la finale dell’Us Open ne ha messi in tasca tre, a Melbourne ne erano entrati due e con la vittoria in Davis 2023 uno: è stimabile che, sommando gli altri tornei 1000, 500 e 250, abbia messo da parte una cifra dieci volte superiore, quindi vicina ai 30 milioni di soli prize-money (8,3 nel 2023, già 10 quest’anno).

Sinner sponsor di un’infinità di marchi

Poi gli sponsor: non si conosce il valore dei singoli contratti ma il rosso di Sesto è testimonial di una serie infinita di marchi: Rolex innanzitutto, poi Gucci, Fastweb, Lavazza, Intesa San Paolo, Parmigiano Reggiano e altri in arrivo dopo il trionfo americano. In totale 5-6 milioncini. Nulla è stato finanziariamente intaccato dall’affaire-doping che è evaporato come non fosse mai scoppiato. Gli sponsor, fiduciosi, non lo hanno mai abbandonato. E poi ci sono i marchi tecnici, a partire da Nike con il celebre contratto decennale da 150 milioni di dollari. Celebre perché l’accordo aveva fatto arricciare il naso ai sindacalisti dell’azienda Usa visto il piano di riduzione di costi di 2 miliardi di dollari che prevedeva il licenziamento del 2% dei dipendenti, 2.000 persone nella sola Nike Olanda.

Infine c’è l’holding Foxera, costituita a fine settembre 2022, ovvero il grosso della cassaforte di Sinner: secondo uno studio del Sole24Ore comprende una vasta serie di società e di attività immobiliari e finanziarie. A capo c’è la Foxera Holding che comprende Foxera Re Monaco (che controlla a sua volta Foxera Re Com), Foxera Re Italy e Foxera Fin. Gli investimenti sono mirati, soprattutto in beni immobili.

Premessa: Sinner è uno che i suoi soldi se li è guadagnati sino all’ultimo centesimo giocando a tennis in modo divino e suscitando (siamo in Italia…) stupide gelosie in chi certi dritti, certi lob o certe risposte non sa neppure come iniziare a farle, ovvero non ha talento: attualmente il patrimonio complessivo si aggira dunque sui 50-55 milioni di euro”.

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