L’Inter reagisce alla sconfitta del derby e Lautaro ritrova il gol. Finisce 2-3 la partita in casa dell’Udinese
L’Inter vince a Udine, la partita finisce 2-3. Si sblocca Lautaro che fa doppietta.
Partita accesa, con Frattesi che va subito in gol grazie all’imbucata di Darmian. Al 35′ arriva il pareggio dell’Udinese con Zemura che crossa da destra e Kabasele che mette la palla in rete di testa.
A fine primo tempo l’Inter si riporta in vantaggio con gol di Lautaro che finalmente si sblocca. Inizia il secondo tempo e Lautaro mette la firma sul 3-1 grazie ad un’imbucata di Thuram. Sul finale i nerazzurri si distraggono, un errore a centrocampo permette a Lucca di lanciarsi a campo aperto e riaprire la partita segnando il gol del 3-2.
Le difficoltà di Lautaro a inizio campionato
Scrive Libero:
«Bobo, sto facendo fatica». Lo sfogo, onesto quanto doloroso è di Lautaro Martinez, che raccogliendo una assist di Christian Vieri ha fotografato il suo particolare momento dopo l’amara sconfitta nel derby. Da bomber a bomber il messaggio arriva fluido, privo di interferenze e con la giusta empatia: «Non ossessionarti per i gol che adesso non arrivano, sei troppo forte, ne farai 200».
Questo il pensiero che ha voluto rivolgergli Vieri, appaiato proprio con Lautaro a quota 123 reti nella classifica dei bomber nerazzurri di tutti i tempi. E invece il Toro è uno che non ci dorme di notte, un professionista che si è sempre messo a disposizione e che probabilmente adesso sta pagando la troppa generosità.
Lautaro arriva da una stagione “eterna” in cui ha giocato tantissimo e riposato niente. Questa estate, in accordo con Inzaghi e con il suo staff, l’argentino non ha svolto la preparazione fisica di inizio stagione al fine di potersi mettere a disposizione della squadra già nelle prime partite di agosto, cui invece avrebbe dovuto rinunciare se si fosse fermato per la preparazione.
Sta di fatto che la scelta non ha pagato, rimettersi in forma giocando è affare lungo e controverso, tanto che ad oggi Lautaro appare piuttosto fuori forma. La questione è sia fisica che mentale, detto che il capitano sembra comunque in buona compagnia visto che Pavard, Mkhitaryan e Calhanoglu sono lontani dagli standard di rendimento della passata stagione.