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Lo scatto di 20 metri e la scivolata difensiva di Simeone sul 3-0 è la foto del Napoli di Conte – VIDEO

Uno scatto di venti metri a partita già chiusa. Si soffre insieme, si difende insieme, da squadra. Sempre. Chi dovrebbe ripartire, finisce con l’arretrare per dare una mano

Lo scatto di 20 metri e la scivolata difensiva di Simeone sul 3-0 è la foto del Napoli di Conte – VIDEO
Napoli 29/01/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Roma / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Giovanni Simeone

All’82’, sul punteggio di 3-0 in casa del Cagliari, Simeone ruba il pallone al limite dell’area del Napoli, in scivolata. Questa è la mentalità di Conte. La mentalità che alla quarta giornata di campionato, il tecnico ha già trasmesso alla squadra.

Un attaccante che dalla propria posizione, fa uno scatto di 20 metri per evitare un possibile pericolo per la propria squadra ed, eventualmente, recuperare pure il pallone. A partita decisa. Una scivolata pure pericolosa per diversi motivi. Bastava che l’avversario fosse con i piedi sulla riga, che spostasse il pallone una frazione di secondo prima. Sarebbe stato rigore sacrosanto.

Simeone in scivolata al limite dell’area all’82 sul punteggio di 3-0

Ma tant’è. Questa è la mentalità di Conte e questa è diventata la mentalità del Napoli. Si soffre insieme, si difende insieme, da squadra. Sempre. Anche se il punteggio potrebbe consentire un attimo di rilassamento.

Ricorda un po’ il Napoli di Spalletti e quel famoso recupero contro il Sassuolo. Eppure, allo stesso tempo, è diverso. Quel Napoli era votato all’attacco, “rinculava” tutto insieme. E col Milan non funzionò. Qui il Napoli mette la contraerea a difesa della propria area di rigore. Lo fa con ordine, applicazione, passione, attenzione. Da Meret a Simeone, l’ultimo attaccante. Quello che dovrebbe ripartire insieme alla squadre e invece arretra per aiutare la squadra.

 

Conte segue un’altra direzione rispetto a Spalletti: sofferenza, cattiveria, concretezza (Corsera)

Scrive il Corriere della Sera con Monica Scozzafava:
A testa bassa e con i paraocchi. Il Napoli va così (centra la terza vittoria di fila), perché è Conte che vuole così. Senza stare troppo a cincischiare — il gioco a Cagliari si è visto a sprazzi e la squadra di Nicola non avrebbe meritato un passivo così pesante — per inseguire la verticalizzazione bella e fluida. I partenopei, come ha chiesto l’uomo in più che sta in panchina, ora devono «imparare a sporcarsi le mani».

Un anno e mezzo fa — sembra una vita — c’era Spalletti a calare il tris di successi, avviato verso lo scudetto, oggi c’è una squadra in buona parte modificata che va avanti seguendo un’altra direzione. Quella della gestione della sofferenza, della cattiveria e della concretezza, figlia di Conte che non ama chi si guarda allo specchio, a maggior ragione adesso che non sarebbe tutto un bel vedere.

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