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Luis Enrique: «Sciopero? Dobbiamo adattarci alle richieste del club, non ho molto da dire»

In conferenza: «Platini propone di giocare in 10 invece che in 11? Potrebbe essere interessante»

Luis Enrique: «Sciopero? Dobbiamo adattarci alle richieste del club, non ho molto da dire»

Anche Luis Enrique ha parlato del possibile sciopero dei calciatori nella conferenza stampa pre Reims-Psg. Lo spagnolo è stato più diplomatico di Ancelotti. Ha ribadito la necessità di adattarsi al calendario anche se i club francesi sono più fortunati. Infatti, con un campionato a 18 squadra, giocano quattro partite in meno.

Luis Enrique: «Dobbiamo adattarci al calendario»

Luis Enrique interviene sul possibile sciopero del calendario
«Siamo fortunati che il nostro campionato abbia due squadre in meno, quindi quattro partite in meno. Il campionato francese è diverso. Dobbiamo adattarci alle richieste del club. Non ho molto da dire. Dovremo adattarci al calendario».

Contro il Reims non ci saranno Ramos e Asensio, è il momento di Kolo Muani?
«Gli infortuni fanno parte del calcio. Siamo come una piccola famiglia, soffriamo tutti».

Al Psg mancano dei rinforzi? Luis Enrique è netto:
«No».

Su Dembélé:
«Ousmane è come la scorsa stagione, forse un po’ più efficiente in termini di rifinitura. Ma è sempre stato decisivo per noi, ha questa capacità di scartare gli avversari in un modo unico. Forse dovrebbe lavorare in modo più efficiente. Quest’anno stiamo lavorando per renderlo ancora migliore».

Troppe partite ravvicinate?
«È il tempo più breve che possiamo avere con solo due giorni tra una partita e l’altra. Il rischio dopo la Champions League c’è. Giochiamo in trasferta contro una buona squadra ma speriamo di riuscire a gestire questa circostanza».

Luis Enrique sul trattamento mediatico del Psg
«Ci sono molti scenari. Ciò che è positivo è quando una squadra è migliore dell’avversario in una partita. In generale, ciò significa che la squadra merita. E l’allenatore del Girona ha detto che il Psg era stato migliore. Soprattutto, hai saper dare tutto fino alla fine per vincere Considero positiva questa vittoria, questa mentalità di non mollare mai deve essere una caratteristica della nostra squadra».

Platini ha proposto di giocare in 10. Che ne pensa Luis Enrique?
«Non lo so, non ci avevo mai pensato. Ci sono tante opzioni che possono migliorare il nostro sport. Se lo dice Michel Platini, sicuramente c’è una riflessione. Sono aperto a situazioni che possano migliorare il calcio. Così pochi giocatori su un campo così grande potrebbe essere interessante. Alle Olimpiadi ho scoperto cose che possono migliorare il nostro sport, il rugby a 7 e il basket 3×3».

Sulle condizioni di Hakimi:
«In Francia si tocca ferro per avere fortuna. La prestazione di Hakimi è al massimo dal punto di vista fisico e tecnico. Cerchiamo di prenderci cura dei nostri giocatori al meglio, abbiamo molto tempo per gestire le situazioni personali».

Luis Enrique ritiene di avere una squadra migliore rispetto all’anno scorso:
«Penso che l’anno prossimo avremo una squadra ancora migliore anche se non conosco i giocatori che avremo. È un pensiero positivo che cerco di trasmettere alla società. Quest’anno abbiamo una squadra migliore dell’anno scorso».

Luis Enrique sa che deve essere spietato con i propri giocatori?
«Sul mancato utilizzo di Kang-In Lee contro il Girona. Il mio compito è essere ingiusto. Contro il Girona, 16 giocatori meritavano di iniziare la partita, ma ne servono solo undici. Sarò ingiusto per tutta la stagione. Non è una brutta cosa essere ingiusti, vuol dire che ci sono più ragazzi pronti. Brutto o bello che sia, è compito dell’allenatore del Psg. Spero di farlo nel miglior modo possibile».

Ibrahima Ndiaye titolare a Reims:
«Tutto è possibile nella vita, lui è un giocatore molto giovane, si allena con noi dal primo giorno. Considero che per giocatori così giovani che si allenano con noi sia un’esperienza formativa unica nel mondo del calcio vero. Noi lo vedremo molto spesso con noi perché ha il livello per aiutarci».

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