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Lukaku ricorda un po’ il Piedone di Bud Spencer

Spavaldo e incrollabile. Indolente e imponente. E se Big Rom è Piedone, Trinità per forza deve essere Kiarastella.

Lukaku ricorda un po’ il Piedone di Bud Spencer
Ni Napoli 31/08/2024 - campionato di calcio serie A / Napoli-Parma / foto Nicola Ianuale/Image Sport nella foto: Romelu Lukaku

FALLI DA DIETRO
(rubrica nata nel 2008. Le successive sono goffe imitazioni di “copioni” senza fantasia)
COMMENTO ALLA 4° GIORNATA DEL CAMPIONATO 2024-25

Indovinate chi c’è lassù in vetta.
Da non credere. Se lo avessi detto un mese fa ti avrebbero preso per pazzo. Ma vederla lassù è sempre un bel vedere.

Cagliari la bella non ci vuole bene.
Incredulità e tristezza. Anche dolore, sì.
È un’ostilità senza ragione fra due città perle del Sud che dovrebbero essere alleate a combattere il vero nemico.
L’oppressore settentrionale che vuole un meridione sempre più schiavo.
Loro partoriscono l’orrore autonomia.
Noi opponiamo gli eterni capponi di Renzo.

Triste spettacolo al Sant’Elia (lo so, ora si chiama diversamente).
Solita domanda senza risposta.
Come possono entrare dentro lo stadio una quantità così cospicua di petardi e fuochi d’artificio.
Proverbiale impunità italiana.

Sardi aggressivi all’inizio.
Napoli in difficoltà, salvato da due miracoli dell’Albatros.
Colpo di reni e riflessi prodigiosi. Alla faccia di chi ci vuole male.

Il lavoro del Feroce Salentino c’è e si vede.
Si vede in Zambo che ha smaltito i carichi ed ora è lucido e smagliante come ai bei tempi.
Anche se ancora sbilanciato appare il centrocampo a due.

A tratti il Napoli “contiano” si muove da grande squadra.
Big Rom offre un saggio di cosa vuol dire la parola campione.
Ha ancora qualche chiletto di troppo sulla panza il belga.
Ma che forza, ragazzi.

Ingaggia un duello epico con Mina.
Che non è la mitica Grande grande grande, ma un gigante colombiano più gigante di lui.
Con te dovrò combattere. Non gioco più. Uno spettacolo.

Big Rom ricorda un po’ il Piedone di Bud Spencer.
Spavaldo e incrollabile. Indolente e imponente.
E se Big Rom è Piedone, Trinità per forza deve essere Kiarastella.
E allora sono mazzate a “votavraccio” per tutti.
Fate i bravi altrimenti ci arrabbiamo.
Bottiglie spaccate sulla capoccia. Tavoli e sedie in frantumi.

Quattro sacchi.
E c’è anche il regalo di Conte sul finale.
Entrano gli scozzesi e McTominay va a sostituire Kvara, in un centrocampo a tre.
Perché lo sa prima di noi che con due lì in mezzo si balla.
Per dieci minuti è un’altra storia. Chiusi tutti i varchi.

Quattro sacchi.
Terza vittoria consecutiva. Impressionante personalità e spietatezza. Caratteristiche delle grandi.
Scudetto?
Parliamone domenica prossima.

Allo Stadium troveremo una Vecchia già in discussione.

Reduce – al Castellani – di una prova triste. Allegri style.
Ultime due partite quattro tiri in porta. Sì e no.
Niente male per chi gioca solo per vincere.

Si riapre il dibattito sul Serbo.
È da ergastolani?
Può essere il centravanti della Juve? Uno dalla stabilità mentale da zitella isterica. Con piedi da zitella isterica.

Anche Fagioli imputato. Quello che i capoccia del calcio italiano imposero a Fra Cipolla per i disastrosi europei.
Ora qualcuno mormora che è da categoria inferiore.

Terzo grande problema.
Yldiz non è un esterno.
E’ uno che svaria. Si prolunga così il dubbio nato durante il mercato. Arrivare a tutti i costi a Koop ha costretto Kenan a giocare fuori ruolo?

Poi il caso Douglas pagato tanto.
Almeno così pare. In questi argomenti non c’è mai certezza, visti i giochini delle plusvalenze fittizie tuttora attivi.
Di certo è che la Juve è di nuovo sotto procedimento Consob.
Tutti zitti.

Poi c’è il dubbio Giuntoli. Ma che mercato ha fatto, il re del mercato?

Ma è un campionato in costruzione.

Tredici tecnici nuovi.
Ancora presto per definire la consistenza delle squadre e quale ruolo potranno avere in campionato.

Troppo presto per fare previsioni e indicare le sfidanti all’Inter campione.

L’Inter che fatica tanto a Monza.
L’Inter che quasi ci rimette la pelle e intanto cede la vetta agli azzurri.

Ottimo il lavoro di Mister Nesta che ha costruito una squadra ordinata e compatta.

Inzaghino in vista della trasferta in casa di Guardiola si cautela e decide per un notevole turn over.

Può permetterselo lui.
Perché ha in panchina una squadra che navigherebbe tranquillamene nelle zone medio alte della classifica, per quanto è forte.

Noia e tanto spreco nerazzurro, fino all’ingresso di Dany Mota che regala dieci minuti folli. Da stropicciarsi gli occhi.
Ricordo un suo gol contro gli azzurri l’anno scorso sciagurato.
Talentaccio sghembo. Lo seguirò.

Un altro che seguirò è Ademola Lookman, miglior acquisto della Dea, quello di tenerlo.
Gol da fuoriclasse.
Rientra dalla sinistra e conclude sul primo palo. Roba che fanno in pochi.
Altro che tiro a giro.

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