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Matthäus in Germania lascia l’incarico di allenatore dei ragazzi, non sopportava più i genitori

Aveva ragione Pulici, papà e mamme dei piccoli calciatori sono un problema anche in Germania. In Assia la Federazione li tiene “confinati” a 15 metri dal campo

Matthäus in Germania lascia l’incarico di allenatore dei ragazzi, non sopportava più i genitori
Db Bologna 04/06/2022 - Uefa Nations League / Italia-Germania / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Lothar Matthaus

Matthäus lascia l’incarico di allenatore dei ragazzi, non sopportava più i genitori

Quella di Pulici fu una famosissima provocazione a proposito del calcio giovanile: “La mia squadra ideale è una squadra di orfani”. Ora Lothar Matthäus ha rinunciato alla carriera di allenatore di calcio giovanile perché i genitori dei giocatori lo infastidivano. Il tema del “lavoro” genitoriale sta diventando sempre più centrale, mica solo in Italia. Tanto che se ne occupa la Faz, in Germania. Intervengono nel gioco, urlano contro l’allenatore, mettono sotto pressione i figli. Matthäus, appunto – uno che non ha certo paura della pressione – ha recentemente rassegnato le dimissioni dalla carica di allenatore del settore giovanile dell’Fsv Grünwald.

Nel 2014 la Federcalcio dell’Assia ha introdotto la regola della distanza che vale ancora oggi per le partite giovanili di serie G e F: i genitori devono restare “confinati” ad almeno 15 metri dal campo di gioco.

La Federcalcio tedesca ha stabilito nelle sue linee guida che ogni settore giovanile debba fornire un rappresentante dei genitori che si prenda cura degli interessi dei genitori.

La Faz ha sentito la psicologa dello sport Valeria Eckardt, che ha studiato il fenomeno. Secondo lei in realtà “gli studi dimostrano che la maggior parte dei genitori sono di supporto positivo, ma cose del genere non fanno notizia. Naturalmente ci sono sempre casi in cui i genitori esagerano ma sono casi isolati”. “Sostenere i propri figli nel settore giovanile spesso significa stress per i genitori. Spesso provano le stesse emozioni dei loro figli: quando il figlio viene sostituito, anche la madre o il padre si sentono ‘sostituiti'”, spiega lo psicologo dello sport .

Il passaggio dallo sport popolare al centro di performance può causare problemi soprattutto ai genitori: nuove strutture, processi sconosciuti e le elevate aspettative del bambino possono talvolta innescare insicurezze.

Volker Kersting ha 32 anni di carriera come capo del dipartimento giovanile del Magonza. Ha notato che nel corso degli anni il senso delle esigenze dei genitori è più elevato, e ciò è dovuto al fatto che oggi sul mercato c’è molto denaro e alcuni genitori vedono nei loro figli un’opportunità di prosperità finanziaria.

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