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Mbappé non ha reagito alle accuse di Maignan ma ha detto che nella Francia si fa poco lavoro tattico (L’Equipe)

L’Equipe e le tensioni nello spogliatoio. Mbappé è apparso indolente, distante. Poi, però, ha preso la parola e non è stato tenero con Deschamps

Mbappé non ha reagito alle accuse di Maignan ma ha detto che nella Francia si fa poco lavoro tattico (L’Equipe)
Db Parigi (Francia) 06/09/2024 - Nations League / Francia-Italia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Kylian Mbappe’

Mbappé non ha reagito alle accuse di Maignan ma ha detto che nella Francia si fa poco lavoro tattico (L’Equipe)

La Nazionale francese non sta vivendo il suo momento migliore. La vittoria con il Belgio è arrivata dopo una serie di batoste prese tra Europeo e sconfitta all’esordio in Nations League con l’Italia. La squadra ha vissuto dei problemi anche all’interno dello spogliatoio.

Ne parla l’Equipe, che scrive:

“Ousmane Dembélé ammette che la sconfitta con l’Italia è stata l’inizio di un periodo “un po’ teso”. Tutto è iniziato con lo sfogo di Mike Maignan nello spogliatoio del Parco dei Principi. In un lungo monologo, il portiere ha criticato il comportamento delle stelle. Senza nominarlo, Maignan ha preso di mira Kylian Mbappé. Il capitano dei Bleus non ha reagito. Volontariamente. Fedele alla distanza che ha mantenuto dall’inizio del raduno. In quei giorni, Mbappé ha dato l’impressione di essere felice di essere tornato con i suoi compagni di squadra, ma non spinto da un desiderio irresistibile di contribuire alla vita del gruppo.

L’atteggiamento indolente di Mbappé

Il giocatore del Real ha accolto i nuovi arrivati – Loïc Badé, Michael Olise, Manu Koné – e li ha anche guidati volentieri. Ma giorno per giorno, ad appena un mese dal suo concreto arrivo al Real Madrid, è come se il suo desiderio di essere a Clairefontaine fosse solo relativo. Da lui traspare l’immagine di un giocatore indolente, quasi sconnesso. Questo atteggiamento è stato percepito dallo staff. Nelle ore successive alla sconfitta con l’Italia, la maggior parte dei giocatori si è trovata d’accordo con Maignan, il leader che hanno ascoltato, sulla diagnosi. E sulla necessità di lavorare insieme. A seconda delle loro affinità, sono iniziate le discussioni. Ma mentre Antoine Griezmann ha aperto il dibattito domenica mattina, dopo il suo “Euro complicato”, sul lavoro con il pallone- «Ci sono stati molti cambi di posizione, cambiamenti tattici, abbiamo dovuto affrontarli»- sta emergendo un’altra questione. Quello della mancanza di lavoro tattico in azzurro“.

La discussione prima della partita con il Belgio

Prima della partita di Lione, c’è stata un’altra discussione dove “è stato affrontato questo tema, tra gli altri (ancora una volta la necessità di lavorare insieme). Questa volta è stato Mbappé a essere pienamente coinvolto nel dibattito. Ha fatto un lungo ragionamento sulla necessità di un maggiore lavoro tattico per avere più punti di riferimento. Per i giocatori più anziani, ma anche per quelli nuovi, che comprensibilmente cercano istruzioni chiare su come inserirsi nella squadra. Il discorso dell’ex parigino, quasi programmatico, è stato lungo e molto preciso. Il capitano ha voluto fare un passo avanti nella diagnosi di Maignan e aiutare i Bleus a progredire come squadra? Oppure sta cercando di lanciare un sasso nello stagno dello staff? Un po’ tutte e tre le cose, senza dubbio. Ma è chiaro che al momento il bersaglio è lo staff. Non si è parlato molto della reazione dello staff tecnico dei Bleus alle critiche poco velate del capitano, ma Deschamps ha spesso sostenuto che c’è stato poco tempo per riunirsi e spiegare la riduzione del carico di lavoro tattico. Martedì, l’entourage della Francia ha sottolineato che almeno due sessioni della settimana erano state dedicate a questo tipo di lavoro”.

L’Equipe conclude:

I Blues si sono parlati e, vincendo (ndr la partita contro il Belgio), si sono dati tempo. Il ritiro di ottobre sarà l’occasione per valutare con precisione le conseguenze degli eventi del ritiro di inizio settembre…“.

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