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McTominay che sceglie il Napoli venendo dalla Premier: ha inorgoglito i tifosi che lo hanno accolto come una star

Sul “Times”. Dalla Premier al Napoli, di solito non vanno così le cose. McTominay ha cambiato la direzione di marcia

McTominay che sceglie il Napoli venendo dalla Premier: ha inorgoglito i tifosi che lo hanno accolto come una star
Mg Torino 21/09/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Scott McTominay

McTominay ha conquistato già il cuore dei tifosi napoletani non solo per le prestazioni che ha offerto nei pochi minuti giocati, ma anche perché si parla di un giocatore che è cresciuto in un ambiente come lo United e ha scelto di venire a Napoli. Per lui Napoli è la meta.

Il Times racconta del suo arrivo e della sua accoglienza:

“Il 29 agosto l’aereo era atterrato da pochi minuti quando è apparso chiaro che c’era qualcosa di diverso nell’ultimo acquisto in città. Il numero di tifosi che affollavano l’aeroporto di Capodichino era quello che di solito preannuncia l’arrivo di una star: qualche centinaio di persone, che urlavano e cantavano, con i telefoni in mano nel caso in cui il loro obiettivo fosse apparso all’improvviso. Ma di solito il centro dell’attenzione viene allontanato, il che ha reso sorprendente l’improvvisa comparsa di McTominay, che sembrava un gigante in mezzo a un entourage di familiari, amici, personale del club e uomini della sicurezza”. 

McTominay accolto come una star

Il giornale inglese ha intervistato anche un tifoso del Napoli:

“«Sanno cosa aspettarsi all’aeroporto», ha detto Michele Borrelli, abbonato alla Curva B, stimato bigliettaio e autorità in materia di Napoli. «Per motivi di sicurezza pubblica tendono a far uscire i giocatori da un’uscita posteriore, non da quella anteriore. Sono rimasto davvero sorpreso. Sospetto che sia stato fatto apposta per dare a McTominay un’idea del tipo di accoglienza che avrebbe ricevuto. Ed è stato bello».

McTominay sembrava avere l’adrenalina alle stelle. “Scott, Scott, Scott”, hanno cantato i tifosi, poi ‘Napoli… Napoli’. Si è gridato “Cuor di Leone”. Dopo aver raggiunto un’auto, McTominay si è girato per gridare “Forza Napoli” e la folla è esplosa. Quando le porte sono state chiuse, ha detto all’interno dell’auto: “Che emozione. Wow”. Dopo 22 anni con il Manchester United ha avuto un primo assaggio di ciò che lo aspetta nei prossimi quattro anni come giocatore del Napoli”.

L’entusiasmo per il suo arrivo “deriva in parte dall’orgoglio di aver preso un giocatore nel fiore della carriera e titolare fisso di un club grandioso come lo United e da una scena grande come la Premier League. Di solito non è questa la direzione di marcia. A Napoli non passa inosservato il fatto che molti tifosi dello United vadano in rete a scrivere che la cessione di McTominay per 25 milioni di sterline è stata una delle scelte più sbagliate del loro club.

«Se pensiamo alla storia del club, alla storia del Napoli, non è mai successo che un giocatore venisse dalla Premier League, da un top club come il Manchester United, per giocare in Serie A», ha detto Diego De Luca, giornalista sportivo di Napoli. «Quindi, quando McTominay ha scelto il Napoli, ovviamente tutti qui, i tifosi, si sono detti: ‘Ehi, mio Dio, non posso crederci, ha deciso di venire a Napoli»”.

Il Times scrive che però a volte l’affetto dei tifosi può diventare esagerato:

Il livello e la portata dell’ossessione possono diventare problematici per i giocatori del club. L’adulazione e l’attenzione possono risultare soffocanti. Napoli va al suo ritmo, ed è veloce. È energica, indomita e spigolosa, con strade trafficate e uno sfondo costante di clacson, grida, vita di strada e il ronzio dei motorini che attraversano il suo labirinto di vicoli stretti. 

È una città tormentata ma brillante e orgogliosa, un assalto ai sensi che richiede la giusta mentalità per gli stranieri che vogliono viverci. Maradona era logorato ed esaurito da sette anni a Napoli. Molti giocatori del Napoli scelgono di fuggire dalla città e di ritirarsi in ville nella tranquilla Posillipo, 20 minuti a sud sulla costa del Golfo di Napoli.

«Credo che, purtroppo, Napoli sia un po’ complicata in questo senso», dice Borrelli a proposito del rapporto tra la città e i suoi calciatori. «Molti giocatori negli anni si sono lamentati. Voglio dire, Maradona è stato il più grande in assoluto, ma Maradona non riusciva a camminare da nessuna parte. Per lui era diventato un incubo»”.

 

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