Il suo reintegro era impossibile. Conte era al corrente della situazione. La gestione di un giocatore così ingombrante sarebbe stata complessa
Osimhen già lo scorso anno si era allenato più volte da solo, era un estraneo per il gruppo. A scriverlo è l’edizione napoletana di Repubblica con Marco Azzi.
Victor Osimhen non ne poteva più del Napoli e dai rumors di Castel Volturno sta trapelando un altro scomodo brandello di verità, emblematico del disastro azzurro della scorsa stagione: già negli ultimi mesi del campionato concluso al decimo posto, dopo gli esoneri di Garcia e Mazzarri e l’arrivo sulla panchina di Calzona, il capocannoniere dello scudetto si era allenato più di una volta da solo, sul campo numero 3 del Training Center.
Per questo il suo reintegro era impossibile e l’offerta arrivata in extremis dal Galatasaray è servita dunque per sollevare tutti dall’impaccio: la società, il centravanti nigeriano, i suoi ormai ex compagni di squadra e Antonio Conte, che era perfettamente al corrente della situazione e ha già abbastanza lavoro da fare per riportare la serenità nello spogliatoio. Molto meglio VO9 in esilio a Istanbul che per quattro mesi fuori dalla rosa, come il tecnico leccese aveva temuto alla chiusura del mercato europeo. La gestione di un giocatore così ingombrante sarebbe stata tutt’altro che agevole.
Osimhen, De Laurentiis si starà mangiando le mani per non averlo venduto l’anno scorso (So Foot)
Il caso Osimhen ormai è diventato oggetto di discussione anche all’estero.
So Foot gli dedica un pezzo, parlando del trasferimento in prestito del nigeriano al Galatasaray e di come la sua valutazione sia cambiata dall’anno dello scudetto:
“Nel 2023, Victor Osimhen ha permesso al Napoli di far esplodere i suoi fuochi d’artificio più belli per festeggiare il suo primo scudetto dal 1990. Con 26 gol in 32 partite di Serie A, il nigeriano aveva praticamente acquisito lo status di idolo nella città del sud. A distanza di un anno, i festeggiamenti sembrano lontani: il periodo post scudetto è stato una lunga sbornia per il Napoli, e Victor Osimhen è ormai diventato ‘persona non grata‘. L’attaccante non era nemmeno nella lista di Antonio Conte per la stagione di Serie A e ha ripiegato su un sorprendente trasferimento in prestito al Galatasaray, dove dovrebbe firmare per una stagione in prestito questo martedì. Non a caso, al suo arrivo in aeroporto nella notte ha ricevuto un’accoglienza degna di una grande rockstar, un po’ di emozione per uno che a Napoli aveva perso il filo e la fiamma.“.
Il Napoli ha perso l’occasione di venderlo a prezzo stellare nell’estate post-scudetto.
“La dirigenza napoletana si starà mangiando le mani per non aver venduto Osimhen un anno prima, quando il suo valore di mercato era al massimo. Dopo un’ultima stagione non esaltante (15 gol in Serie A), era ovvio che gli acquirenti sarebbero stati più cauti nel tirare fuori il portafoglio. Tuttavia, il presidente del club Aurelio De Laurentiis sperava ancora di vendere il nigeriano per più di 100 milioni di euro quest’estate. Il produttore italiano è sempre stato rinomato per il suo intransigente senso degli affari, tanto che il Napoli è stato etichettato da alcuni come una squadra trampolino di lancio che, in realtà, non è mai facile da lasciare”.
So Foot poi ripercorre la soap opera estiva intrattenuta con i vari club che si sono avvicinati a Osimhen e riconosce che nella vicenda anche l’agente del nigeriano ha le sue responsabilità.
“Ma se è facile puntare il dito contro il Napoli come cattivo della situazione, probabilmente anche il giocatore e il suo agente, Roberto Calenda, hanno la loro parte di responsabilità. A gennaio, l’attaccante aveva detto di «conoscere il prossimo passo» della sua carriera“.