Ha accarezzato i 160 milioni sauditi ma De Laurentiis ha detto no ai 65 offerti al Napoli. È il triste finale di una storia vincente
Osimhen ha preferito il Galatasaray al Chelsea pur di non abbassarsi lo stipendio (Corsera)
Il Corriere della Sera, con Monica Scozzafava, riassume e commenta così l’epilogo del rapporto tra Victor Osimhen e il Napoli.
Finisce nel campionato turco dopo aver sognato la Ligue 1 e la Premier, dopo aver accettato la corte degli arabi e accarezzato con forza l’idea di guadagnare 160 milioni in 4 anni. Giocherà l’Europa League, lui che si era rifiutato di restare al Napoli anche per non perdere la vetrina Champions, e ritroverà un vecchio compagno di squadra, Dries Mertens.
Meglio così che restare da separato in casa
Dall’altro lato, il Napoli, che a Natale scorso lo aveva coperto d’oro (contratto da 11 milioni per due anni) e messo una clausola sul cartellino di 130 milioni di euro. La potenziale cassaforte è diventata una prigione: nessuna offerta a quella cifra. Poteva essere Arabia per Osimhen, De Laurentiis non si è accontentato di 65 milioni, nonostante ne avesse spesi sul mercato già 150. Poteva essere Chelsea ma il nigeriano non ha accettato di abbassarsi l’ingaggio. Restare al Napoli da separato e con Lukaku in casa sarebbe stato complicato per tutti. Così, il protagonista dello scudetto è volato a Istanbul in prestito, come un giocatore qualunque. Il finale triste di una storia vincente. Poco amore e tanti soldi.
Conte: «Osimhen? Tanto di cappello al club, va elogiata la coerenza del club»
In conferenza:
«È stato difficilissimo per noi, bloccato fino all’ultimo per vicissitudine. Se si fosse sbloccata prima quella situazione Osimhen l’avremmo completato, ma il club ha lavorato. C’è stato uno sforzo di tutti quanti, devo essere contento dello sforzo fatto. Mi dispiace per il giocatore, perché è un peccato ma mi dispiace anche per il club che non ha monetizzato. Mi dispiace anche per me perché non abbiamo completato quello che dovevamo completare ma il club ha mostrato grande coerenza. Mi va da elogiare il comportamento, tanto di cappello al club».
Sulle prestazioni dei singoli, qualcuno verrà reintegrato?
«No, la rosa è questa, abbiamo fatto della scelte. Chi non è coerente, non rispetta le regole. Tanto di cappello al club, penso che il presidente abbia dimostrato grandissima coerenza a discapito di una perdita economica importante. E’ giusto dare il merito, il club ha mostrato coerenza sapendo che la situazione si poteva sbloccare e tutti ne saremmo stati avvantaggiati. Abbiamo occupato caselle con giocatori buoni, c’è voluto un tempo di riflessione ma li abbiamo presi. Sono contento, il club ha fatto bene».