McTominay ha un talento terribilmente essenziale e intelligente. Bentornato Rrahmani. Peccato la testardaggine di Kvara
Le pagelle di Juventus-Napoli 0-0, a cura di Fabrizio d’Esposito
MERET. Nell’economia contiana della zozzimma (sporcarsi, sporcarsi, sporcarsi!), guai a sottovalutare la luccicante importanza di questo meraviglioso zero a zero d’antan. Anche perché sia il giovane Meret sia il suo sostituto Caprile non fanno una parata che sia una – senza voto
CAPRILE dal 35’. Si trova catapultato all’improvviso nello Stadium zebrato ma non è per nulla tremebondo. L’unico brivido arriva dal fuoco amico dell’uruguagio Mati, con quel pallone sospeso in aria nell’area azzurra e che poi abbranca impunito (per fortuna) – 6
DI LORENZO. L’imberbe turco bianconero va forte ma l’Eurocapitano tampona e non si fa raggirare. Eppoi al 42’ è bravo e decisivo ad anticipare con la cabeza il serbo stutato – 6,5
RRAHMANI. La partita di stasera era una macchina della verità soprattutto per la difesa, perdipiù a quattro per la prima volta, e Amir giganteggia come un tempo. Bentornato – 7
BUONGIORNO. Con Amir a regime, il Corazziere Sabaudo diventa una parete non scalabile. Peccato per quel vortice che apre lì dietro prima del ventesimo – 6,5
OLIVERA. Detto di quello sciagurato tocco nell’area azzurra, l’uruguagio completa con adeguata e benedetta zozzimma la buonissima prova della difesa a quattro. “Primum vivere deinde philosophari” è una legge atavica dello sporcarsi – 6
ANGUISSA. Nella guerra di posizione il presidio della terra di mezzo deve essere continuo e senza pausa, soprattutto per proteggere la casamatta difensiva. E Zambo è un fante cui non sfugge niente o quasi. Indi rallenta o accelera a seconda delle situazioni – 6,5
LOBOTKA. L’uomo (scozzese) in più dal centro alla trequarti e viceversa giova non poco al Caro Lobo, che così riesce a coniugare meglio il gestionismo con l’interdizione. E quando Cambiaso gli va via nel secondo tempo c’è la plastica dimostrazione, ahinoi, della difesa in sofferenza a causa del centro – 6,5
GILMOUR dall’86’. Senza voto
MCTOMINAY. Scott il Rosso ha un talento terribilmente essenziale e intelligente. I palloni più efficaci e pericolosi passano da lui, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa si vede di meno ma è lui che assiste Neres nel finale in quell’azione poi stroncata da Bremer – 7
POLITANO. Una partita dal sapore mazzocchiano per Na-Politano, senza affatto disdegnare la pugna offensiva. Del resto, l’occasione più nitida per segnare, al 54’, è la sua – 7
NERES dal 72’. David la Scossa, ancora una volta e anche se finisce zero a zero – 6,5
LUKAKU. Quando le partite sono così sporche e bloccate, gli attaccanti rischiano la noia del vuoto. E Lukakone Nostro non riesce quasi mai a sconfiggere il tedio – 5,5
SIMEONE dal 72’. Al 90’ spreca una pelota d’oro tentando un improbabile pallonetto dalla terra di mezzo, anziché servire il liberissimo Neres – 5
KVARATSKHELIA. Più s’incarta da solo e più diventa testardo. Che peccato amato Kvara! – 5,5
FOLORUNSHO dal 72’. Da un lato c’è la soddisfazione di vederlo recuperato in campo, dall’altro ci sono le imprecazioni per quell’errore all’88’ che rischiava di essere letale – 5
CONTE. Il Napoli è sporco, non brutto e prudente. Col tempo si vedrà se stasera l’Uomo Nuovo in panca ha messo una pietra miliare nel campionato del suo Napoli. Questa partita è una semina, diciamo pure così. Lunga vita a Conte e al contismo, anche perché ha dimostrato di essere flessibile nel modulo in una trasferta fondamentale. Viva la Grande Bruttezza zozza – 7,5
ARBITRO DOVERI. Perdona Caprile indotto da Olivera e va ringraziato di cuore – 7