ilNapolista

Pecchia: «Quando giocavo, pensavo solo a fare gol: se vincevi eri contento, se perdevi era colpa del mister»

Il tecnico del Parma a Repubblica: «in Giappone i giocatori puliscono gli spogliatoi. Mio padre, come sempre, mi dice di mettere un difensore in più»

Pecchia: «Quando giocavo, pensavo solo a fare gol: se vincevi eri contento, se perdevi era colpa del mister»
Mg Parma 29/07/2022 - amichevole / Parma-Lecce / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Fabio Pecchia

Pecchia: «Quando giocavo, pensavo solo a fare gol: se vincevi eri contento, se perdevi era colpa del mister».

Repubblica, con Valentina Desalvo intervista Pecchia allenatore del Parma:

Era meglio fare il calciatore?
«Quando giocavo pensavo solo a fare gol, se vincevi eri contento, se perdevi era colpa del mister.
Allenare è un lavoro molto più complicato, impegnativo, ma per questo molto più bello. Quando in una squadra ognuno riesce a mettere qualcosa a disposizione degli altri si prova una soddisfazione unica, così come la solitudine, ovviamente, nelle domeniche più brutte. Anche a Verona, dove vivevo sottocontestazione continua, mi sono formato».

Il suo Giappone?
«Fantastico. Poi non ho retto la distanza dalla famiglia, ma è stato una scoperta. Dal cibo al rispetto che hanno per le cose, i giocatori puliscono gli spogliatoi, hanno un’idea di collaborazione incredibile».

La chiamano ancora “avvocato” per la laurea?
«Sì, fu Boskov il primo, quando ancora studiavo. E da lì è stato un continuo “abuso di titolo”. Ci ho messo dieci anni, mentre giocavo, e penso che sia più faticosa una laurea di una Champions perché da calciatore lavori per quello, mentre lo studio, per altro con mattoni tremendi da leggere, ti porta in un altro mondo, soprattutto a quell’età».

I suoi genitori vengono alle partite?
«Sono venuti per le ultime della stagione scorsa. Mio padre, come sempre, mi dice di mettere un difensore in più, mia madre di non arrabbiarmi tanto. Con mia moglie e le mie figlie, qualche anno fa, abbiamo preso casa a Bologna, è una città viva, un modo di stare insieme, e i servizi funzionano. Io non potevo farle trasferire ogni volta».

Pecchia: «Usciamo dal campo vincitori, ma con zero punti» (dopo Napoli-Parma 2-1)

Il mister del Parma, Fabio pecchia, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Dazn dopo la sconfitta col Napoli.

«Grande partita complimenti ai miei. Usciamo dal campo vincitori, però con zero punti, contro una squadra costruita per lo scudetto e i mei giovanissimi. È una squadra di grande personalità».

Cosa ti porti dietro di questa partita?

«Intanto la voglia di voler giocare e fare sempre la partita. Siamo andati in vantaggio con merito. nel primo tempo abbiamo creato tanto e non abbiamo subito. Anche nel finale abbiamo avuto la possibilità di pareggiare e credo che non avremmo rubato nulla. Questa partita ce la porteremo dietro e dovremmo prendere un grande spunto».

Alcuni episodi arbitrali

«Non parlo degli arbitro, avevo qualcosa da ridire con Antonio, forse non aveva visto bene le situazioni di cui parlavo».

Quanto ha fiducia dopo le prime tre giornate?

«Usciamo con quattro punti però forse abbiamo tanto da recriminare, però questo è un inizio di campionato che ci deve dare la voglia di continuare e migliorarsi e affrontare le partite con la leggerezza della giocane età che abbiamo. Giocare per vincere ogni volta».

Come è stato tornare al Maradona?

«Fantastico. Al di là di Ciro Ferrara che faceva il tifo per il Napoli. Il clima è fantastico e un ambiente a cui auguro di giocare per i vertici».

ilnapolista © riproduzione riservata