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Roma, i Friedkin esonerano pure De Rossi: il predestinato è durato poco

Tre punti in quattro partite ed è andato a casa. Come tutti i campioni del mondo del 2006, è pompato senza sosta dai giornalisti amici

Roma, i Friedkin esonerano pure De Rossi: il predestinato è durato poco
Dc Roma 25/08/2024 - campionato di calcio serie A / Roma-Empoli / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Daniele De Rossi

Roma, i Friedkin esonerano pure De Rossi: il predestinato è durato poco

Ecco il comunicato della Roma apparso sul sito ufficiale.

L’AS Roma comunica di aver sollevato Daniele De Rossi dall’incarico di allenatore responsabile della Prima Squadra.
La decisione del Club è adottata nell’interesse della squadra, per poter riprendere prontamente il percorso auspicato, in un momento in cui la stagione è ancora al suo inizio.

A Daniele, che sarà sempre di casa nel Club giallorosso, un vivo ringraziamento per il lavoro svolto in questi mesi con passione e dedizione.

Seguiranno comunicazioni sulla guida tecnica della squadra. 

Doveva essere il predestinato. Come tutti i campioni del mondo 2006, anche De Rossi è pompato senza sosta dai giornalisti compiacenti. Il suo arrivo al posto di Mourinho fu strombazzato ai quattro venti. Un po’ come avvenne a Napoli quando De Laurentiis sostituì Ancelotti con Gattuso. Ma alla fine i fatti emergono sempre. Si impongono in maniera violenta. Danielino dovrà aspettare la prossima occasione. Come Cannavaro, Pirlo e tanti altri che da calciatori erano fortissimi ma che in panchina sono pesci fuor d’acqua.

De Rossi a Roma è già al capolinea? Fa a botte con Cristante, litiga col club, Mancini lo critica ad alta voce.

C’era una volta Danielino core e speranza di Roma. Sette mesi fa, i media suonarono la grancassa, lo descrissero come se fosse un grande allenatore. C’era do sostituire Mourinho profondamente inviso ai Friedkin e a buona parte della stampa. All’inizio qualche risultato arrivò. Nulla di eccezionale che venne contrabbandato per imprese epiche. I calciatori avevano voglia di dimostrare che non erano una banda di profughi (cime talvolta lasciava intuire Mou) e poi il portoghese aveva insegnato loro a essere una squadra, a comportarsi da squadra sul campo. Pian piano, tutti si è sfilacciato. E si è giunti al caos dei giorni nostri. Un punto in due partite (contro Cagliari, ed Empoli), le botte in allenamento con Cristante, le discussioni con il club. E domenica c’è Juventus-Roma.

Scrive Repubblica Roma:

Sembra essere arrivato già il momento della resa dei conti. E siamo solo al 29 agosto. Ma in casa Roma la tensione è sopra i livelli di guardia. Sul mercato, con i due confronti molto accesi tra Lina Souloukou e Daniele De Rossi. Ma anche in campo. La Roma smentisce, ma Trigoria è tutto uno spiffero. L’ultima voce, rilanciata anche dalla Rai, è quella di un furioso litigio tra Daniele De Rossi e Bryan Cristante, arrivati alle mani nell’ultimo allenamento e divisi dai compagni di squadra. Apriti cielo. E apriti confessionale. Perché negli stessi minuti iniziano a circolare racconti sul post Cagliari. Con Gianluca Mancini colpevole di un commento ad alta voce sulla scelta dell’allenatore di far giocare titolare Zalewski al posto di Dybala. Ne nasce un’accesa discussione, conclusa tra le segrete (forse non così tanto) stanze dello spogliatoio. C’è chi dice siano tutte voci costruite a regola d’arte per far fuori l’allenatore – neanche 7 mesi dopo Mourinho. Certo è che le tensioni degli ultimi giorni potrebbero cambiare il volto della Roma.

 

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