L’Udinese di Runjaic vince 3-2, il Napoli è secondo e in città si calmano un po’ i bollenti spiriti. Meglio procedere a fari spenti
Sarà contento Conte, in testa va l’Udinese che segna tre gol in rimonta al Parma dell’osannato Pecchia.
Niente primato in solitaria per il Napoli. Che così si accuccia tranquillo al secondo posto con 9 punti, una lunghezza alle spalle dell’Udinese del sottovalutato e trascurato Runjaic. Sarà contento Conte perché Napoli si stava già infiammando per le tre vittorie consecutive e per quel primo posto che aveva già dato il via a discussioni che al momento sono da fantascienza. L’allenatore salentino è molto attento all’ambiente che circonda la squadra. Sa che l’entusiasmo alla quarta giornata sarebbe un’ulteriore complicazione da gestire. Il Napoli deve prima crescere, diventare più solido. Ed è un processo che richiede tempo. Non per fare i menagramo anche al Tottenham, il primo anno, partì benissimo (anche la vittoria sul Manchester City) e poi infilò tre sconfitte di fila: Crystal Palace, Chelsea, Arsenal. Antonio Conte tutte queste cose le sa. Non ha mai neanche lontanamente parlato di scudetto. Non ci pensa nemmeno.
L’Udinese dell’ottimo Runjaic
In tutto questo, in testa alla classifica ci va l’Udinese di Runjaic (tedesco di origine croata) che perdeva 2-0 a Parma e poi ha segnato tre gol di fila (uno con Lucca, due con l’ottimo Thauvin). Il terzo, solo il terzo, in superiorità numerica dopo l’espulsione di Keita che Pecchia ha mandato in campo al 55esimo e che al minut0 74 aveva già beccato due cartellini gialli. L’osannatissimo Parma di Pecchia ha quattro punti in quattro partite. Ha pareggiato con la Fiorentina e ha battuto il Milan. Dopodiché ha perso a Napoli soprattutto per responsabilità del tecnico che aveva effettuato le cinque sostituzioni e ha dovuto sostituire il portiere Suzuki (anch’egli espulso) con un giocatore (Del Prato).