Tre set a zero in una partita senza storia. Fritz non aveva le physique du role per mettere in difficoltà l’italiano numero uno del mondo
Sinner risponde sul campo a chi ha dubitato di lui: vince gli Us Open ed esulta alla Pantani (senza sorridere)
Jannik Sinner ha vinto gli Us Open. Ha dominato la finale contro lo statunitense Fritz. Tre set a zero.: 6-3 6-4 7-5. Partita senza storia. A parte una breve parentesi nel terzo set, con lo statunitense che si è portato sul 5-4 e servizio. Ma in pochi – a nostro avviso – hanno scommesso sulla sua vittoria in quel game nonostante la battuta a disposizione. Alla fine ha esultato senza sorridere, alla Pantani. Come se fosse stato un sollievo. Come se avesse posto fine a una sofferenza. Esulta come se fosse uscito da un incubo. Come se avesse rispondere sul campo a chi ha dubitato della sua correttezza.
Volendo esagerare, si è capito tutto dai primi due scambi. Fritz non aveva e non ha il patrimonio né tecnico né agonistico per impensierire Sinner che va a nozze contro avversari la cui unica tattica è quella di sparare pallate. Sinner tira più forte di Fritz, tranne a volte che sul dritto. Si muove meglio di Fritz. Ha più varietà di colpi di Fritz (ha usato la palla corta più dell’avversario). E mentalmente è decisamente più solido di Fritz. Il gioco è fatto. Aggiungiamoci che Sinner – come ha scritto El Paìs – è atarassico. Almeno così si mostra. Non soffre di altalene emotive.
Jannik Sinner a soli 23 anni ha già vinto due tornei del Grande Slam. Entrambi quest’anno. L’Australian Open a gennaio, gli Us Open a settembre. In mezzo, il 10 giugno, è diventato numero uno del mondo. E lo è tuttora. E con ogni probabilità, a questo punto, rimarrà numero uno fino alla fine del 2024. Anno che ha dominato. Soltanto Alcaraz gli ha in qualche modo tenuto testa: lo spagnolo ha vinto Parigi e Wimbledon.
Sinner non è il primo italiano a vincere gli Us Open. È il primo tennista maschio a vincere qui. Perché nel 2015 qui trionfò Flavia Pennetta in finale su Roberta Vinci.
Sinner ha vinto in condizioni psicologiche non semplice. Era reduce dalla tempesta doping, con una serie di dichiarazioni poco carine nei suoi confronti. Ha vacillato nel primo set del primo turno. Poi via via si è aggiustato. Si è progressivamente ritrovato. E ha cominciato ad accelerare. Fino al trionfo.
La dedica di Sinner alla zia
Jannik Sinner, dopo aver vinto il suo secondo Slam agli Us Open, battendo Fritz per 3 set a 0, ha rilasciato alcune dichiarazioni durante la premiazione.
Il primo ragazzo italiano nella storia a vincere l’Us Open
«Congratulazioni a Taylor e al suo team, state facendo un grandissimo lavoro. Sono sicuro che sari un grande protagonista di questo sport. Buona fortuna. Questo titolo per me vuol dire tantissimo, l’ultimo periodo non è stato facile e ringrazio il mio team che mi ha sostenuto ogni giorni. Amo il tennis, mi sono allenato tanto per questi palcoscenici però oltre il campo c’è una vita, voglio dedicare questo titolo a mai zia perché non sta bene e non so per quanto ancora rimarrà nella mia vita. È bellissimo poter dividere con lei questo momento positivo, è stata una persona importante della mia vita. Auguro a tutti la salute, ma è un augurio che non si può fare sempre».
Sei arrivato senza grandi aspettative
«Me la sono cavata piuttosto bene, siamo andati avanti giorno per giorno, ci siamo allenati bene anche nei giorni senza partite. Ho capito in questi giorni quanto sia importante in ogni sport la parte mentale, sono felice e orgoglioso di condividere questo momento con la mia famiglia e anche con quelli che mi guardano da casa. Ringrazio il pubblico che è stato così corretto».
Come descriveresti questo anno
«Incredibile, tante vittorie importanti a cominciare dal?australia. Aver giocato così bene lì mi ha dato fiducia, ma il lavoro non si interrompe mai, posso ancora migliorare come si è visto oggi, ma intanto bisogna essere orgogliosi di quello che si ha».