Che gli faccia male il polso o si ritrovi al centro della querelle sul doping, “Sinner vince e vincerà a modo suo: senza battere ciglio, senza dare segni di sconforto o debolezza”
Jannik Sinner, vista la sua personalità, potrebbe benissimo sedersi a un tavolo da poker e bluffare con le carte, con quell’espressione e quel gesto eternamente neutrale che confonde chiunque. Lo scrive El Paìs.
Sinner uomo di ghiaccio
El Paìs pensa alla caduta durante la semifinale degli Us Open contro Draper. “Eppure quando viene curato, non gli fa né freddo né caldo; non una sola smorfia né un solo segno che rivelasse il dolore. In sostanza, più o meno, è quello che è successo nelle ultime tre settimane in cui il numero uno, uomo di ghiaccio puro, ha reagito dell’annuncio della sua positività al clostebol“.
Sinner è ovviamente il favorito in finale questa sera contro Fritz, c’è in gioco il suo secondo Slam.
“Il lavoro di Sinner di questi giorni è stato, soprattutto, mentale”
Tornando al caso di doping,
“la maggior parte dei professionisti si fida dell’innocenza di Sinner, ma mette in dubbio le azioni dell’Atp e l’oscurantismo del caso. Sinner ha rinunciato a diversi eventi in quel periodo di quasi sei mesi a causa di problemi all’anca e anche ai Giochi di Parigi a causa di una malattia dell’ultimo minuto: tonsillite, secondo la versione ufficiale“.
“In mezzo a tutto questo rumore di fondo e a tutta questa tensione, Sinner ha continuato a vincere e vincerà a modo suo: senza battere ciglio, senza dare segni di sconforto o debolezza. Il poker, forse, non è affatto male per lui“.