ilNapolista

Sky Sport ha vinto la scommessa sul tennis e soprattutto sull’appassionato di sport che non è Cloaca Massimo

In Italia puoi fare la pay tv anche senza la Serie A, o senza tutta la Serie A. C’è una figura da sempre ignorata: lo sportivo che non è il tifoso becero

Sky Sport ha vinto la scommessa sul tennis e soprattutto sull’appassionato di sport che non è Cloaca Massimo
Italy's Jannik Sinner holds the trophy after winning his men's final match against USA's Taylor Fritz on day fourteen of the US Open tennis tournament at the USTA Billie Jean King National Tennis Center in New York City, on September 8, 2024. (Photo by ANGELA WEISS / AFP)

Sky Sport scommette sul tennis e dimostra che in Italia la pay-tv puoi farla anche senza Serie A.

Oggi Il Fatto Quotidiano, a firma Lorenzo Vendemiale, pubblica un ampio articolo dedicato alla battaglia (stravinta da Sky Sport) tra Sky e la Federtennis. I due andavano a braccetto fino al 2023 quando Sky Sport si è aggiudicata da sola i diritti del circuito di tennis. Il Fatto ricorda la battaglia con la Federazione e il canale della Federazione (SuperTennis) ma al Napolista preme invece sottolineare altro: la lungimiranza di Sky Sport, ossia la conferma che in ogni settore basta usare il cervello e prendersi qualche rischio per ottenere risultati.

È quel che hanno fatto a Sky Sport, che ha ottenuto l’esclusiva mondiale del tennis anche grazie a un accordo più ampio sottoscritto da Comcast (i nuovi proprietari dopo Murdoch) in vari Paesi. L’idea è stata: invece di fossilizzarci sul calcio, in particolar modo sulla Serie A (che costa tanto e rende poco, come dimostrano gli ascolti di Dazn costretta a vendere i pochi  abbonamenti a prezzi da caviale), perché non puntare sullo sport di qualità? Ossia, perché non puntare sull’appassionato di sport, quello vero?

Questa è stata la vera scommessa di Sky Sport. Sono stati tra i primi in Italia a immaginare che gli appassionati di sport non siano una massa di ignoranti beceri e rozzi che stanno sul divano a sacramentare, bere birra e fare rutti. In più, hanno capito che Sinner (allora anche Berrettini) avrebbe potuto segnare l’età dell’oro del tennis. Hanno investito. E stanno riscuotendo.

Sky Sport ha capito che non esistono solo i faziosi

Il risultato è stato che se vuoi vedere il tennis, oggi devi abbonarti a Sky. Se vuoi guardare il Motomondiale e quindi la meravigliosa sfida tra Bagnaia, Jorge Martin e ora anche Marquez, devi abbonarti a Sky Sport. Lo stesso vale per la Formula Uno (che oggi tira anche negli Stati Uniti ma che secondo noi resta un prodotto noioso), il golf, l’atletica leggera, l’Nba, il grande rugby, il ciclismo grazie a Eurosport. E il calcio di qualità: la Champions, le coppe, gli Europei, la Premier League e anche altri campionati stranieri tranne la Liga. In più ci sono programmi di qualità. L’intervista a Mourinho era bella. L’intervista a Sinner era interessante. Sì, poi c’è anche la Serie A. Anche. Non solo. In più, i vari sport hanno telecronisti competenti. Al punto che, giusto per fare un esempio, la povera Elena Pero viene accusata dal fiume social di tifare contro Sinner per il semplice motivo che ama il tennis e che se l’avversario di Jannik tira un dritto in corsa all’incrocio delle righe, si emoziona e dice “bravissimo” invece di sacramentare. Fa la giornalista e non la tifosa. Anche se, va detto, che anche a Sky non mancano i tifosi da curva per Sinner. Anche il fiume social va curato e nutrito. Potremmo dire anche che nella MotoGp c’è troppo politically correct, vorrei ma non posso. Ma siamo al pelo nell’uovo.

La scelta complessiva ha pagato. Come conferma oggi il Fatto quotidiano che scrive:

Il tennis oggi è la gallina dalle uova d’oro dello sport in tv : costa poco e permette ottimi risultati, simili a quelli di un big match di calcio per intenderci, certo non su base settimanale, ma con la differenza che non bisogna svenarsi per averli. L’ha capito Sky, che con visione ha fatto man bassa dei diritti in tempi non sospetti, prima che Sinner diventasse n. 1 del mondo. Con una cifra irrisoria (Italia Oggi ha quantificato in 12 milioni l’investimento complessivo) si è garantita tutti i tornei (Roland Garros e Australian Open sono di Eurosport che è comunque compreso nel pacchetto; solo le Finals sono Rai). Chi vuole vedere il grande tennis deve avere Sky ed è uno dei motivi per cui la pay-tv si mantiene sopra i 4 milioni di abbonati anche dopo aver mollato la povera Serie A. 

La finale è stata seguita complessivamente da oltre 3,2 milioni spettatori (evidente l’effetto Sinner: Musetti e Paolini a Wimbledon hanno fatto meno della metà). Di questi, però, “solo” 1,7 milioni in chiaro su Supertennis, che in teoria aveva l’esclusiva. L’altro milione e mezzo ha preferito guardare il match a pagamento su Sky. E ciò grazie a un accordo, sottoscritto proprio alla vigilia del torneo, che ha portato le due emittenti a scambiarsi alcuni diritti: Supertennis ha condiviso con Sky lo Slam americano in cambio dei tornei femminili fino ai Masters 1000. Una partnership pluriennale che è in realtà una tregua armata, e forse neppure quella.

Quel che ci interessa sottolineare è che Sky Sport ha investito su un assunto che in Italia non è mai stato considerato: l’appassionato di sport non è Cloaca Massimo.

ilnapolista © riproduzione riservata