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Spalletti, addio calcio liquido: il ct si è convertito al gioco semplice e casareccio (CorSera)

Il passo indietro del ct dell’Italia: un calcio più semplice, non banale e in linea con la storia italiana. A Parigi c’era una squadra, contro Israele servono conferme

Spalletti, addio calcio liquido: il ct si è convertito al gioco semplice e casareccio (CorSera)
Mg Lipsia (Germania) 24/06/2024 - Euro 2024 / Croazia-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Spalletti dice addio calcio liquido, il ct si è convertito al gioco semplice e casareccio. Lo scrive Alessandro Bocci sul Corriere della Sera alla vigilia delle seconda partita dell’Italia contro Israele. Venerdì la splendida vittoria degli Azzurri contro la Francia.

Spalletti ha adottato un calcio più semplice, in linea con la storia italiana

Scrive il Corriere della Sera:

L’Italia all’italiana. Corta, solida, energica. La testa collegata alle gambe per quasi cento minuti. I francesi del Parco dei Principi fischiavano, i nostri festeggiavano dopo mesi tempestosi. Luciano Spalletti ha ribaltato la Nazionale in due mesi. Dal niente dell’Olympiastadion al quasi tutto della notte francese in 68 giorni. A Parigi c’era una squadra, a Berlino no. L’allenatore ha fatto un passo indietro (anche due o tre), calpestando le proprie convinzioni, per farne uno deciso in avanti. Un calcio più semplice, ma non banale e in linea con la nostra storia.

Lo scollamento tra il c.t., sotto gli occhi di tutti, poteva diventare un ostacolo insormontabile e invece il rapporto sembra essersi normalizzato. Frattesi, dopo aver segnato il gol del sorpasso, è corso in panchina a abbracciare Luciano. Il segnale di una ritrovata sintonia. 

L’allenatore, sotto esame e sotto pressione, aveva gli occhi spiritati all’inizio e solo alla fine, lasciando lo stadio per l’albergo, ha concesso un sorriso. Il calcio liquido va in soffitta, quello più semplice, casareccio, è la strada per il futuro. Ora si tratta di non smarrirla, la strada. Perché già domani sera a Budapest, contro Israele, all’apparenza malleabile, servono conferme. E il c.t. dovrà lavorare su sottili equilibri prima di scegliere la formazione.

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