C’è imbarazzo nel difendere il nuovo allenatore: lascia qualche traccia di inquietudine nel popolo bianconero la sostituzione di Vlahovic con Weah
Tuttosport e la Juve di Thiago Motta: “ok zero gol subiti ma se non si segna, al massimo ci si salva”.
C’è imbarazzo dalle parti bianconere di Torino. La consegna è difendere Thiago Motta ma qualcuno comincia a rumoreggiare. Era stato promesso l’eden, il calcio stellare e sono al terzo zero a zero di fila che mancava dai tempo di Trapattoni. Persino Guido Vaciago, direttore di Tuttosport, non può mettere la testa sotto la sabbia:
Non perde e non prende gol. E non è poco, anzi è moltissimo. Ma non fa gol. Ed è un problema mica da ridere, perché a fare sempre zero a zero, si prendono un sacco di complimenti per la fase difensiva, ma al limite ci si salva. La Juventus è al terzo pareggio consecutivo, non va bene, non va male, cioè, è chiaro che sono sulla strada buona: se in campionato non prendi gol, lo
sei sempre, ma tre partite senza metterla dentro è preoccupante, anche a inizio stagione, con tutte le riserve che il periodo impone sui giudizi. E lascia qualche traccia di inquietudine nel popolo bianconero il fatto che, nell’intervallo della terza partita senza fare gol, Thiago Motta tolga il suo centravanti, peraltro l’unico che al momento è a sua disposizione, per riciclare al centro dell’attacco Tim Weah (che del centravanti ha solo il cognome). Se anche Motta si arrende di fronte alle difficoltà di Vlahovic, ieri mai dentro il gioco, chi li segna i gol?
Tuttosport e la Juve di Thiago Motta: più lenta di un film cecoslovacco
Dopo il pareggio 0-0 contro l’Empoli, la Juve sembra ancora dover ingranare, anche se le prime due vittorie in campionato per 3-0 sembravano aver convinto. E’ il secondo pareggio consecutivo senza reti dopo quello contro la Roma.
Tuttosport con Vaciago commenta così la Juventus di Thiago Motta:
Lenta come un film cecoslovacco (senza i sottotitoli in tedesco), ma più soporifera, la prima Juventus completa delude, perché c’erano quasi tutti i nuovi, soprattutto i più costosi, e nessuno ha aggiunto qualcosa. Certo, bisognare stare calmi perché, piaccia o non piaccia, serve tempo e molta pazienza per esprimere un giudizio compiuto sul lavoro di Cristiano Giuntoli e Thiago Motta. E, usando anche solo la dose minima di onestà intellettuale, non è possibile mettere in discussione i nuovi dopo una o due presenze. Si possono però annotare delle osservazioni.
Uno dei nuovi arrivati è il brasiliano Douglas Luiz dall’Aston Villa:
Douglas Luiz, per esempio, è stato molle. Dicono, dalle parti della Continassa, che nel suo primo mese e mezzo da juventino abbia faticato a sintonizzarsi con l’atteggiamento giusto e, a occhio, deve lavoraci ancora un po’.
Manca ancora creatività nel gioco bianconero:
Le fondamenta sono sempre quelle, non c’è creatività, solo ingegneria difensiva e buona volontà collettiva. Questa Juventus si difende bene perché ha un notevole spirito di squadra e una disponibilità collettiva importante verso il sacrificio. Insomma, Motta mente (sapendo di mentire) quando sostiene di essere soddisfatto della prestazione; tuttavia, fa bene a coccolarsi le “zero reti subite”, perché oltretutto tendono a cementare il gruppo. E poi, se uno crede ai ricorsi storici, nel 2011-12, nella stagione del primo dei nove scudetti consecutivi, la Juventus, dopo quattro giornate, aveva otto punti con due vittorie e due pareggi. Quella stagione finì per la Juventus con lo sprint scudetto, vinto battendo un Milan molto più forte (sulla carta). Questo non significa che la Juventus di Motta è destinata a ripetere l’impresa, ma certamente significa che è ancora molto presto per giudicare.