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Verstappen vuole dire le parolacce in conferenza: «Se non posso parlare quasi quasi mi ritiro»

“Sono a un punto della mia carriera in cui non voglio avere a che fare costantemente con queste sciocchezze”

Verstappen vuole dire le parolacce in conferenza: «Se non posso parlare quasi quasi mi ritiro»
Silverstone (Inghilterra) 09/07/2023 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Max Verstappen ONLY ITALY

Max Verstappen vuole dire le “parolacce” in conferenza stampa. Altrimenti sai che c’è? Lascio. Il campione del mondo batte i piedi contro le multe per la cattiva condotta che la Fia distribuisce in Formula 1 ultimamente.

Verstappen è stato punito con alcune ore di “servizio civile” non meglio specificato per aver affermato detto, nella conferenza stampa dei piloti di giovedì, che “la macchina era fottuta” . Il presidente della Fia, Ben Sulayem, aveva dichiarato pochi giorni prima che i piloti non possono mica “parlare come dei rapper”. La prima reazione di Max, già sabato, è stata quella di rispondere seccamente nella conferenza stampa ufficiale. Anche domenica, dopo il suo secondo posto, ha arronzato la conferenza e poi ha indetto una conferenza stampa parallela. Lì ha chiarito e s’è sfogato.

“Non do risposte lunghe se mi trattano così. Non ho mai avuto la sensazione di avere un cattivo rapporto con la Fia, cerco sempre di aiutare. Di solito non dico di no, se mi chiedono qualcosa lo faccio, ma poi mi trattano così. Ebbene, non funziona così, quindi se è obbligatorio rispondere in conferenza stampa, nessuno dice quanto deve durare la risposta“.

Se non puoi essere te stesso, è meglio non parlare. E in fondo, questo è quello che nessuno vuole. Devi essere in grado di mostrare le tue emozioni perché questo è lo sport. Sarò sempre me stesso, non cambierò il mio modo di essere nella vita o qui. Non si tratta solo della Fia, ma anche della F1 e di come operano insieme”.

Cose del genere influenzano anche il mio futuro, quando non puoi essere te stesso e devi affrontare questo tipo di stupidità. Il successo è positivo, così come le gare, ma quando hai avuto successo e hai vinto titoli quello che vuoi è divertirti. Tutti stanno andando al limite, davanti e dietro in griglia. Ma sono a un punto della mia carriera in cui non voglio avere a che fare costantemente con queste sciocchezze”.

 

 

 

 

 

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