Dopo Venezuela-Argentina, l’attaccante ha fortemente criticato le condizioni del terreno di gioco dopo che era una piscina a causa delle piogge
Come dimostrano le riprese televisive e diverse immagini apparse sui social, l’Argentina è scesa in campo per il match valido per le qualificazioni ai Mondiali 2026 contro il Venezuela un campo che sembrava una piscina. Un terreno di gioco ai limiti della praticabilità, che ha compromesso la qualità del gioco e messo anche a rischio la loro incolumità. Di questo si è lamentato dopo il pareggio Messi, spiegando che non era possibile fare due passaggi di seguito
Partido demorado en el Estadio Monumental de Maturín debido al mal estado del campo de juego 🏟️
Mirá el partido en https://t.co/2ECurz7ibV y alentá a #ArgentinaXTelefe 🇦🇷 con los comentarios de @JPVarsky y relatos de @giraltpablo 🎙 pic.twitter.com/Phb8lmC6nG
— telefe (@telefe) October 10, 2024
Il manto erboso dell’Estadio Monumental della città venezuelana è stato compromesso dalle violenti piogge degli ultimi giorni. una situazione limite che ha causato un ritardo nel fischio d’inizio della partita.
Messi, che era tornato in nazionale dopo 88 giorni (non ha giocato a causa di un infortunio subito nella finale di Copa America, contro la Colombia), ha faticato a stare in campo a causa delle condizioni del terreno di gioco e questo ha reso sicuramente meno felice il suo ritorno in nazionale, ha commentato oggi La Nacion.
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Lo sfogo di Messi
Nell’intervista dopo la partita a TYC Sport il campione ha fatto subito riferimento al cattivo stato del terreno di gioco e alla grande quantità di acqua accumulata al suo interno a causa della pioggia: «È stato molto difficile, la partita è stata bloccata, molto brutta. Non siamo riusciti a fare due passaggi di fila. Nel secondo tempo a destra forse un po’ di più, ma è molto difficile giocare così. Abbiamo pareggiato perché il campo non ci ha aiutato a fare quello che volevamo. Dovevamo giocare un’altra partita che non avevamo preparato, ma che già conoscevamo: lottare per la seconda palla, vincere i duelli, giocare con l’errore dell’avversario e non rischiare troppo. Nel primo tempo abbiamo fatto un paio di passaggi all’indietro, l’acqua fermava la palla e ci ci ha reso tutto difficile. Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare con questo campo».
Sul suo ritorno in nazionale però ha detto
«È stata una lunga attesa per tornare a giocare. Sono stato via per molto tempo e ho perso molte partite. Ma sono contento di essere tornato e voglio avere continuità»