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Barazzutti: «Alcaraz è oggettivamente più completo di Sinner e ha due anni in meno»

A Libero: «Lo spagnolo, se in giornata, ha ancora qualcosina di più. Jannik somiglia a Djokovic, Carlos è simile a Federer»

Barazzutti: «Alcaraz è oggettivamente più completo di Sinner e ha due anni in meno»
INDIAN WELLS, CALIFORNIA - MARCH 18: Jannik Sinner of Italy congratulates Carlos Alcaraz of Spain after match during the semifinals of the BNP Paribas Open at the Indian Wells Tennis Garden on March 18, 2023 in Indian Wells, California. Matthew Stockman/Getty Images/AFP (Photo by MATTHEW STOCKMAN / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Corrado Barazzutti intervistato da Libero commenta l’annata di Sinner. L’italiano ieri ha conquistato il Masters 1000 di Shanghai battendo in finale Djokovic 7-6, 6-3. Per Barazzutti, però, Alcaraz è ancora un gradino sopra l’italiano.

Sinner non finisce più di stupire, vero?

«Sì. E non solo per i grandi risultati che sta ottenendo, due Slam e tre 1000 vinti nel 2024 lo testimoniano, ma anche per i miglioramenti».

Barazzutti: «Alcaraz, se in giornata, ha ancora qualcosina di più di Sinner»

Ieri ha superato Djokovic che ha detto di rivedersi in Sinner: anche lei ha l’impressione che Jannik stia per diventare il nuovo Nole?

«Decisamente sì. Sono due campioni che hanno molte caratteristiche in comune: amano colpire da fondo campo, muovono il gioco e lo comandano e non amano particolarmente scendere a rete».

Di Sinner, Barazzutti ammira «la solidità nel momenti decisivi, uno che vince 20 tie-break su 22 giocati vuol dire che sa bene cosa fare quando la situazione scotta».

Dove può ancora migliorare?

«Nel gioco a rete. Il servizio lo ha molto affinato e così la smorzata. Ma, ripeto, quello che non aveva due anni fa era la capacità di concentrazione e la mentalità vincente che ha acquisito. Non ha più le pause che aveva dimostrato, per esempio, nel 2022».

Il suo alter-ego dei prossimi anni sarà Alcaraz: come giudica i dominatori del futuro?

«Di Jannik abbiamo detto. Alcaraz possiede un arsenale di colpi oggettivamente più completo. Il suo tennis si avvicina molto a quello di Federer, è vario e in grado di generare maggiore versatilità anche nei momenti di difficoltà».

Alcaraz e Sinner: come slam stanno 4 a 2 per l’iberico ma, oggettivamente, chi è il più forte?

«Penso che lo spagnolo, se in giornata, abbia ancora qualcosina di più. Inoltre, non dimenticatelo, ha due anni in meno di Jannik e quindi la possibilità di alzare ulteriormente il proprio livello di gioco come ha fatto e sta facendo ora l’italiano».

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