Lukaku non vede nemmeno la porta di casa, Ngonge si autosostituisce. McTominay sale al terzo piano e Di Lorenzo la sblocca di cazzimma
Buongiorno è il nostro Alessandro Magno, salva un gol e tiene a bada tutti
L’ultima volta che si è giocata un Napoli-Lecce con Conte presente era novembre dell’89. Ad aprile dell’anno dopo Baroni segnava contro la Lazio. Chi allena ora, la Lazio?
Ngonge ha la sua chance finalmente. Un po’ Lozano un po’ Michu ma soprattutto con gli occhi bassi come il timido del gruppo.
Ci perdoni Meret se nominiamo Magno un altro Alessandro. Buongiorno salva un gol, tiene a bada da solo ogni farmacista pronto a servirti antiacidi. Il Nettuno di Piazza Municipio!
Vladimiro Falcone, ossia il neonato di Viaggio di Nozze di Verdone, para e perde tempo; perde tempo e para e se non para ci pensa il Var. Fine primo tempo.
Ripresa: Lukaku non vede nemmeno la porta di casa, Ngonge si autosostituisce. Nell’area del Lecce c’è tanta di quella confusione che Manfredi voleva annullare la partita per probabile ressa. Ah no…
È una bella giornata a Napoli, si vedono le prime bancarelle del torrone da dove pare sia stato preso l’arbitro Tremolada. Rigore stranetto non fischiato
Gotti cambia Banda e Rafia gli unici a dare un senso al gioco dei salentini. Conte va all’in, McTom sale al terzo piano e GioGio la sblocca di cazzimma.
Uno a zero.
Una giustificata ansia da quinta vittoria di fila è lecita. Siamo ad un passo da mandare in analisi l’intera giostra mediatica italica. Primi.
Conte mette la quinta. La sesta senza prendere gol. Si suda, si ruotano gli uomini ma la fame è la stessa. Aspettando il ritorno di Lobo, questo Napoli ha già rapito il cuore di Partenope.