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Calciatori re dei viziati, solo loro pensano di guadagnare lo stesso lavorando meno (Il Giornale)

Si gioca troppo e si corre troppo, anche i meccanici fanno turn over. I piloti di Formula Uno e Moto Gp non fanno una piega

Calciatori re dei viziati, solo loro pensano di guadagnare lo stesso lavorando meno (Il Giornale)
Ferrari's Spanish driver Carlos Sainz Jr celebrates winning the Singapore Formula One Grand Prix night race at the Marina Bay Street Circuit in Singapore on September 17, 2023. (Photo by MOHD RASFAN / AFP)

Un attacco frontale ai calciatori che si lamentano per i calendari troppo fitti quello scritto oggi da Umberto Zapelloni sul Giornale. Il succo è: i calciatori si lamentano troppo ma loro rischiano solo un crociato, i piloti di Formula 1 e MotoGp rischiano la vita e non si lamentano.

I calendari ormai li fanno i soldi, in Formula 1 e MotoGp l’hanno capito

Scrive Zapelloni:

“Si gioca almeno quanto si mangia a Natale. Sempre troppo. Solo che c’è chi punta i piedi e manda avanti il sindacato per protestare, come fanno i calciatori re dei viziati e chi, invece, magari si lamenta un po’ ma poi si mette tuta e casco e scende in pista. In Formula 1 hanno moltiplicato i Gran premi aggiungendoci anche sei gare sprint. In moto Gp hanno addirittura raddoppiato le gare, aggiungendone una mini ad ogni appuntamento. La prima volta che lo hanno fatto si sono rotti in tanti, qualcuno ha compromesso pure la sua stagione e il suo futuro come Bastianini, ma alla fine nessuno ha protestato più di tanto. Eppure loro rischiano la vita”.

Il giornalista fa notare che “si corre troppo anche in Formula 1. Le squadre hanno dovuto inventarsi il turnover per i meccanici, ma i piloti non hanno protestato più di tanto. Eppure anche loro qualche rischio se lo prendono. Hanno capito che per reggere certi ritmi hanno dovuto cambiare la preparazione. In moto hanno addirittura cominciato a dire che le gare Sprint non sono poi così male”.

Sarà anche vero che si gioca troppo, ma per mantenere certi livelli di ingaggio non esistono altre strade. Se vogliono giocare meno devono accettare di guadagnare anche meno“. Stesso discorso per il tennis. “Alcaraz è arrivato a dire: «Così ci uccideranno…». Poi è sceso in campo sua saggezza Sinner: «Il calendario è piuttosto lungo, ma bisogna scegliere. Se vuoi giochi, se non vuoi non giochi».

La chiosa finale:

“I calendari ormai li fanno i soldi. C’è chi lo ha capito e chi pensa di poter incassare di più lavorando meno come quelli che al massimo rischiano un crociato e non la vita”.

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