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Candreva: «Conte è il miglior allenatore che abbia mai avuto. A Napoli sta facendo un lavoro grandioso»

A Sky: «È capace di trasmetterti tantissimo umanamente. Con lui quando scendi in campo, sei consapevole della tua forza»

Candreva: «Conte è il miglior allenatore che abbia mai avuto. A Napoli sta facendo un lavoro grandioso»
As Roma 20/08/2023 - campionato di calcio serie A / Roma-Salernitana / foto Antonello Sammarco/Image Sport nella foto: esultanza gol Antonio Candreva

Antonio Candreva, accostato di recente a Genoa e Torino ma tuttora svincolato, intervistato da Sky. Durante l’intervista parla anche di Conte. «Sono ancora un calciatore, in attesa di una bella proposta. Ne ho avute diverse, ma per l’età che ho si ponderano anche tante componenti. Si attende la proposta giusta: la voglia di giocare c’è ancora e sto bene ancora fisicamente».

Il Candreva della Juve?
«Ho trovato un grande spogliatoio, di campioni e di grande persone. Mi hanno fatto entrare subito nel gruppo. Dispiace: avevo fatto anche molto bene a livello personale, ma si ragiona di squadra e a fine stagione cambiò tutto. Società, dirigenti, allenatori e tanti giocatori: io ero in prestito dall’Udinese, la Juve non mi riscattò perché era una cifra molto alta e tornai a Udine. Dispiace di non aver fatto parte del gruppo che poi ha vinto tutto per anni».

Un aneddoto sul Conte allenatore?
«È un allenatore forte, capace di trasmetterti tantissimo umanamente. Io ne ho avuto due versioni: una in Nazionale, dove il tempo non è costante come nel club. Poi l’ho avuto all’Inter: ti dà tanto, quando scendi in campo sei consapevole della tua forza a prescindere dal contesto e dall’avversario. È l’allenatore migliore che io abbia mai avuto in carriera e sta facendo un lavoro grandioso a Napoli, ma del resto l’ha fatto ovunque sia stato».

Candreva cerca più una squadra Italia o all’estero?
«Forse l’esperienza estera la dovevo fare quando ero più giovane. Mi sarebbe piaciuto molto, ma adesso finirò in Italia».

Conte, un uomo senza orologio e quindi senza tempo né fretta (Gazzetta)

Scrive così Antonio Giordano sulla Gazzetta dello Sport.

Il “maniaco” Antonio Conte, un uomo senza orologio e quindi senza tempo e né fretta, ha un organico che riflette le proprie filosofie e per abbassare la saracinesca o alzare una diga che protegga la difesa, c’è un lavoro oscuro che appartiene a Cristian Stellini e a Gianluca Conte, due anime di uno staff che a Castel Volturno ha messo le tende e pure i lucchetti, affinché non sfugga via neanche un frame di tutto quello che viene ripetuto durante le sedute degli allenamenti, che rientrano in un cliché collaudato: situazioni da prevedere dopo l’analisi degli avversari, movimenti che vengono memorizzati attraverso le ripetizioni e preventive che non devono mai tradire.

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