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Capello contro Theo: «Ce li ricordiamo Baresi e Maldini, no? Lui da capitano ha portato solo negatività»

Alla Gazzetta: «Dovrebbe essere un leader. Non deve esistere mai che i calciatori facciano quello che vogliono. Poi però vedi il capitano decidere in autonomia»

Capello contro Theo: «Ce li ricordiamo Baresi e Maldini, no? Lui da capitano ha portato solo negatività»
Db Riad (Arabia Saudita) 18/01/2023 - Supercoppa Italiana / Milan-Inter / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Theo Hernandez

Il Milan di Fonseca è il tema di giornata. O meglio l’anarchia nello spogliatoio rossonero, resa evidente dai rigori tirati (e sbagliati) a Firenze. La Gazzetta dello Sport ha chiesto un parere a Fabio Capello:

«Ciò che è accaduto è semplicemente inaccettabile. Quando si prepara una partita, si fanno e comunicano delle scelte ben precise. Vale per i corner, le punizioni e naturalmente i rigori».

Capello: «Non deve esistere mai che i calciatori facciano quello che vogliono»

La Gazzetta sottolinea che a Firenze anche gli episodi hanno inciso parecchio. Fonseca aveva chiaro chi fosse il rigorista, eppure è andata diversamente. Per ben due volte

«Non deve esistere mai che i calciatori facciano quello che vogliono. Poi però vedi il capitano della squadra, colui che dovrebbe portare sul campo il dettame dell’allenatore, prendere il pallone e decidere praticamente in autonomia che il primo rigore lo calcia lui. Non va bene…».

Si riferisce a Theo, poi pure espulso al fischio finale.

«Altro comportamento non da Milan. Chi porta la fascia al braccio deve essere un leader, il simbolo della squadra. Ce li ricordiamo Baresi e Maldini, no? Hernandez, invece, ha portato solo negatività al gruppo con i suoi atteggiamenti».

Prima il “cooling break” isolato di Hernandez e Leao all’Olimpico, poi i mugugni dello stesso Rafa quasi a ogni sostituzione e il nervosismo diffuso, infine il caso dei rigori. Fonseca ha in mano la squadra o no? La risposta di Capello:

«Da fuori il dubbio è legittimo. I giocatori ragionano per conto proprio, per giunta accontentandosi, senza la cattiveria giusta, con atteggiamenti discutibili. Così troppo spesso il Milan pare non avere un’anima».

Sarri aspetta il Milan, il club lo ha già bloccato in caso di esonero di Fonseca (Libero)

Claudio Savelli su Libero getta un’indiscrezione non di poco conto. Secondo il giornalista, il Milan avrebbe già bloccato Sarri. Fonseca, sottolineando la totale anarchia nello spogliatoio a Firenze, ha di fatto condannato la sua esperienza a Milano.

Dopo il famoso cooling break a cui non avevano partecipato Theo e Leao, derubricato dalla dirigenza a «una cosa normale», è arrivata l’anarchia del Franchi sui tiri dal dischetto: un rigorista ignorato si era già visto, un rigorista ignorato due volte nella stessa partita no. E il fatto che i due rigori siano stati sbagliati è la conferma che quanto fatto da Theo e compagni è grave. Molto grave. Così grave da essere sottolineato dall’allenatore subito dopo la gara, altra cosa sbagliata e… grave.

Fonseca, dicendo di essere “incazzato” perché «il rigorista era Pulisic» e aggiungendo «di non sapere perché hanno fatto di testa loro», denuda se stesso prima che i calciatori. Rivela che la sua leadership è in discussione. È il classico panno che va lavato in casa, la domanda su cui bisogna glissare o alla quale bisogna rispondere con una bugia bianca: caro Fonseca, anche tu, aiutati che dio (non Ibrahimovic, beniniteso) ti aiuta. Sarri, bloccato da settimane come sostituto, lo farebbe.

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