L’ex arbitro lo racconta per spiegare che l’incolumità dei calciatori va preservata e che le calzature di oggi sono poco protettive
Sulle pagine della Gazzetta dello Sport l’ex arbitro Paolo Casarin parla dei casi arbitrali sollevati in quest’ultimo periodo dopo i controversi “step onfoot”.
«Adesso dopo i rigorini abbiamo pure i pestoncini. Non ci facciamo mancare nulla…».
Casarin parla del calcio come “gioco durissimo” che può mettere a rischio la carriera e al salute di un calciatore e spiega che oggi c’è poca sicurezza derivante dagli scarpini
L’aneddoto su Maradona
Dica pure.
«Le scarpe dei giocatori. Tempo fa ho avuto la possibilità di vedere da vicino gli scarpini che calzano i calciatori di oggi: leggerissimi, sottili. Un tempo le scarpe avevano più struttura, erano maggiormente protettive. Oggi sono troppo leggere. Non tutelano, non proteggono, sono inadeguate agli urti, ai contrasti. Avevo un rapporto fantastico con Maradona e sa cosami disse quando tornò da quel gravissimo infortunio?».
Sveli tutto.
«Arbitro, proteggimi i piedi… Io l’ho arbitrato tante volte Diego e prima delle gare gli dicevo sempre di allacciarsi le scarpe. Lui mi rispondeva “Non ti preoccupare Paolo”. E io:ma come non mi preoccupo? Lui era Maradona, ma tutto questo racconto nasce per dire che l’incolumità va preservata e che le calzature di oggi sono poco protettive»