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Conte: «In questi quindici giorni ho letto un’esaltazione esagerata. Sono passate solo sette giornate»

In conferenza: «Olivera è un po’ affaticato. Meret è prossimo al rientro, non c’è motivo di rischiare affrettando il rientro»

Conte: «In questi quindici giorni ho letto un’esaltazione esagerata. Sono passate solo sette giornate»
Cm Torino 21/09/2024 - campionato di calcio Serie A / Juventus-Napoli / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: Antonio Conte

Conte presenta in conferenza stampa Empoli-Napoli, match valido per l’ottava giornata di Serie A. La partita si giocherà al Castellani domenica alle 12.3o.

A che punto è il suo Napoli?

«Siamo con il cartello lavori in corso, non può essere altrimenti dopo solo tre mesi. Altrimenti si andrebbe a sottovalutare il lavoro e il percorso che bisogna fare quando c’è una fase di ricostruzione come qua. C’è sicuramente la soddisfazione del fatto che stiamo lavorando tanto e bene con un gruppo che ha voglia di lavorare, questa è la cosa più importante. Puoi iniziare un percorso, stabilire una via poi però devi seguirla. Da questo punto di vista ho un gruppo di ragazzi disponibile a seguire questo percorso che come ho detto non sarà rosa e fiori. Quando le cose vanno bene è più semplice per tutti, ma ci saranno dei momenti in questo percorso in cui bisognerà essere forti di testa e cuore».

Sugli indisponibili e la sosta:

«Ho sentito e percepito troppe esaltazioni, per fortuna torniamo a giocare. Sono stati quindici giorni in cui penso ci sia stata un’esaltazione esagerata, sono passate solo sette giornate. Ci fa piacere ricominciare da quella posizione, ma sappiamo benissimo che la classifica è corta, in 4 punti sono racchiuse tante zone e dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera. La sosta ci ha portato dei problemi, Lobotka è tornato con un problema al flessore, non è un problema gravissimo però bisogna affrontarlo e recuperare, inevitabilmente dispiace perché si stava esprimendo a livelli molto alti, al tempo stesso sarà l’occasione per vedere Gilmour, l’ho detto più volte che era uno di quelli che stavo penalizzando di più vedendo gli allenamenti, siamo sereni ed ho sempre detto che per costruire squadre forti e durature per competere in questi 3 anni bisogna essere bravi a riempire le caselle con doppi titolari. Abbiamo appena iniziato. Dietro a Lobo c’è sicuramente uno forte, dispiace, speriamo recuperi quanto prima, ma grande fiducia in Billy che dà garanzie».

Sia il Napoli che l’Empoli corrono tanto. L’Empoli ha la seconda miglior difesa.

«L’analisi è molto precisa, l’Empoli ha subito la prima sconfitta su un campo difficile come la Lazio. E’ una squadra ben organizzata con giocatori interessanti. Il presidente Corsi è una persona lungimirante. Storicamente ho letto che Empoli è sempre stato un campo molto difficile, la storia va rispettata, ma bisogna essere pronti a scriverne altre differenti. Sarà una partita difficile con un allenatore bravo, mio amico, sono contento si stia togliendo delle soddisfazioni. Dovremo essere organizzati e avere più spirito di sacrificio di loro».

Il ciclo dopo la sosta si può definire ciclo-verità?

«Chi mi conosce sa che non guardo oltre la prima partita. La prossima partita è contro l’Empoli che sta mettendo in difficoltà tutte quante, dovremo fare tantissima attenzione. Chi guarda dall’esterno le situazioni è molto più superficiale, leggero, nel dire che le prossime due partite sono sulla carta alla portata del Napoli e poi ci saranno tre partite più complicate. Dobbiamo ragionare di gara in gara, la prossima partita è sempre quella della vita. Per noi ogni partita sarà difficile. Quando finirà la sosta eventualmente tireremo le somme».

Parliamo di pressioni positive. Il Napoli in testa è una pressione positiva.

«Io la vivo comunque come una responsabilità. Ho una precisa responsabilità: quella di riportare il Napoli a costruire una squadra solida che possa lottare ogni anno per qualcosa di importante. Sento questa pressione. Poi mi piace vivere la città, quando ti scoprono sotto al cappello ti chiedono dello scudetto e io rispondo che ci vuole pazienza. Le vittorie si costruiscono, non si inventano. Quello che garantisco e di cui mi prendo la responsabilità è di ricostruire qualcosa con fondamenta solide che possa durare nel tempo. L’obiettivo è rendere orgogliosi i tifosi».

Sullo sporcarsi le mani:

«Le squadre vincenti riescono a essere belle, a sporcarsi il vestito, ad essere anche camaleontiche. Riescono a capire la partita, la giornata. Ci sono delle giornate per tanti motivi no, tu devi imparare a gestire la situazione in queste giornate. Dobbiamo costruire delle basi solide, dovremo essere bravi quando le partite sono in salita. Quando ci saranno delle partite come quella di domenica dove bisogna soffrire, bisogna essere bravi a soffrire. Non si può essere vincenti senza soffrire, la resilienza della sofferenza ti rende più forte. Io non tollererei se il nostro spirito di sacrificio fosse inferiore a quello loro».

Gilmour come cambia la squadra? Olivera come sta?

«Olivera è rientrato oggi, ha fatto il primo allenamento con noi, sicuramente un po’ affaticato. Ha fatto tutto l’allenamento, sicuramente è un po’ affaticato perché ha fatto un viaggio ancora lungo e dispendioso. Abbiamo ancora domani per fare valutazioni, abbiamo la possibilità di avere alternative valide. Io alleno tutti i ragazzi sia in fase di possesso che di non possesso. Non siamo impreparati. Gilmour sa cosa fare. A livello di organizzazione cambia poco, soprattutto perché le caratteristiche di Billy sono molto simili a quelle di Lobo. Se non ci fosse stato, sarebbe stata diversa la situazione. La priorità era trovare un sostituto di Lobo che ha caratteristiche particolari. Abbiamo trovato Billy».

Conte: «Bisogna incrementare la sana competizione nel gruppo»

Su Neres:

«Premetto che a un mese di distanza dalle due soste, vedere oggi David…è un altro giocatore. Oggi Neres mi mette in difficoltà, non lo nego. Vedendo alcune situazioni, in questo momento il dilemma è con Kvara per una questione di caratteristiche, qualità offensive e predisposizione al sacrificio che noi dobbiamo fare anche senza palla. Oggi rispetto ad un mese fa Neres mi fa sentire più forte e so che sarebbe pronto a giocare dal primo minuto. Creare queste situazioni è l’obiettivo, bisogna incrementare una sana competizione all’interno del gruppo dove tutti sanno che c’è qualcuno dietro che spinge».

Ci può aggiornare su Meret?

«Alex è prossimo al rientro, però c’erano troppi rischi per la partita di Empoli e non vedo perché rischiare. Caprile sta facendo bene e sta dimostrando di poter contare su di lui».

Su Lukaku:

«Lukaku è un ragazzo che sente forse fin troppa responsabilità. E’ molto concentrato. Ogni tanto gli dico fai quello che sai fare. Sposta gli equilibri anche a livello numerico. Lui adesso inizia a star bene sia fisicamente che mentalmente. Deve avere la mente libera, la responsabilità deve lasciarla a me. Deve cercare di fare quello che sa fare meglio, fare gol assist. Lui è altruista, forse fin troppo. Deve prendersi la responsabilità di essere leader. Sta bene, è pronto, è un giocatore importante per noi».

 

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