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Dalma Maradona: «Non posso vedere il Napoli nello stadio intitolato a mio padre, mi è stato vietato»

La figlia di Diego a Repubblica Napoli sul dissidio con De Laurentiis: «chiedemmo i diritti d’immagine per la maglia col volto di mio padre»

Dalma Maradona: «Non posso vedere il Napoli nello stadio intitolato a mio padre, mi è stato vietato»
Argentina's coach Diego Maradona is comforted by his daughter Dalma, as he leaves the field after losing to Germany in a 2010 World Cup quarterfinal football match at Green Point stadium in Cape Town, South Africa, on July 3, 2010. Germany won 4-0 and will play in the semifinals against the winner of the game between Paraguay and Spain. NO PUSH TO MOBILE / MOBILE USE SOLELY WITHIN EDITORIAL ARTICLE - AFP PHOTO / CHRISTOPHE SIMON (Photo by CHRISTOPHE SIMON / AFP)

Dalma Maradona: «Non posso vedere il Napoli nello stadio intitolato a mio padre, mi è stato vietato»

Dalma è in città per partecipare a Per Sempre Diego, la quarta edizione del premio dedicato a suo padre – che si è svolto sulla Msc World Europe – scomparso prematuramente il 25 novembre 2020 a 60 anni, ma presente ovunque in città. Un blitz di qualche ora ( oggi tornerà a Buenos Aires assieme alla sorella Gianinna) che è un balsamo rigenerante per la primogenita di Diego e Claudia Villafane.

Dalma, qual è il suo rapporto con Napoli?
«Ho vissuto qui fino al 1991. Avevo quattro anni. Non posso ricordare tante cose».

È stata al murale?
«Sempre. Mi piacciono i Quartieri Spagnoli e la vitalità che si respira. E poi devo andare a salutare papà. È un appuntamento fisso».

Dalma Maradona e il dissidio con De Laurentiis

Discorso diverso per lo stadio.
«Vero, io lì non posso entrare. Eppure è dedicato a mio padre e porta il mio cognome».

Come mai?
«Credo sia iniziato tutto quando il Napoli ha realizzato la maglia con il volto stilizzato di mio padre. Noi ci complimentammo ma chiedemmo dei soldi come sfruttamento dei diritti d’immagine. Li avremmo utilizzati per fare beneficenza. E l’avremmo fatta in Italia, a Napoli. Avremmo aiutato una scuola o un ospedale di bambini. Papà non si è mai tirato indietro, ma De Laurentiis disse di no».

E da allora cosa è successo?
«Mi è stato vietato di entrare allo stadio nel dicembre 2021, quando stavo girando il mio documentario. Eppure sono stata nello stadio dell’Argentinos Juniors e in quello del Boca ovviamente. Volevo farlo pure a Napoli, è stata una parte importante della carriera di mio padre, forse la principale».

Il Napoli può vincere lo scudetto?
«Speriamo. Mi fa piacere per il primo posto in classifica della squadra di Conte. Papà sarebbe di sicuro contento, ha sempre desiderato un Napoli vincente. Personalmente mi accontenterei invece solamente di venire a vedere una partita allo stadio». 

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