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Dazn nelle mani dei sauditi? Il fondo Pif vorrebbe il 10% per 1 miliardo di dollari (Reuters)

In caso di successo, potrebbe aumentare l’influenza dei sauditi nel calcio europeo. Dazn ha già parlato con almeno tre fondi, partendo da una valutazione di 10-12 miliardi.

Dazn nelle mani dei sauditi? Il fondo Pif vorrebbe il 10% per 1 miliardo di dollari (Reuters)
Db Torino 24/09/2023 - campionato di calcio serie A / Torino-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Dazn

Il fondo saudita Pif vorrebbe acquistare una quota di minoranza, dal valore di 1 miliardo di dollari, di Dazn. A riportare la notizia è l’agenzia Reuters.

Pif, fondo saudita, su Dazn: si punta a una quota di minoranza

In caso di successo, scrive Reuters, un tale accordo potrebbe aumentare l’influenza dei sauditi nel calcio europeo in quanto Dazn trasmette la Serie A italiana, la Liga spagnola, la Bundesliga tedesca e la Ligue 1 francese. Già il Pif possiede il Newcastle, club di Premier League, e club sauditi come l’Al Nassr, dove gioca Cristiano Ronaldo. La quota acquisita in Dazn sarebbe del 10%, ma non è sicuro che andrà in porto. Dazn ha già parlato con almeno tre fondi d’investimento negli ultimi mesi, partendo da una valutazione di 10-12 miliardi di dollari. Diventerebbe la prima piattaforma di questo calibro ad attrarre un possibile investimento saudita; in particolare, il Pif ha già versato miliardi di dollari in altri sport come la Formula 1 e il golf negli ultimi anni. 

Potrebbe arrivare anche un accordo per il Mondiale per club:

Il “Times” denuncia il favoritismo di Infantino nei confronti dell’Arabia Saudita, il Paese che più lo sostiene. Secondo il giornale inglese, i buoni rapporti tra Fifa e Arabia Saudita potrebbero spingere il Paese a finanziare Dazn per fargli comprare i diritti del Mondiale per club.

“La Fifa ha di fatto bloccato qualsiasi imbarazzante voto di protesta contro l’Arabia Saudita che ospiterà il Mondiale del 2034, combinando il voto per quel torneo con quello per il 2030, che sarà ospitato da Spagna, Portogallo e Marocco.

Ci sono state votazioni separate per i Mondiali del 2018 e del 2022, ma la Fifa ha detto che sarà “in blocco” per il 2030 e il 2034. C’è una sola candidatura per ogni torneo, il che significa che se un Paese volesse votare contro il 2034 come protesta, dovrebbe anche votare contro Spagna/Portogallo/Marocco per il 2030.

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