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Douglas Luiz, il suo colpo violento a Patric poteva essere espulsione per condotta violenta (Corsport)

Si era ancora sullo 0-0. Il brasiliano è stato poi ammonito per un’imprudenza su Castrovilli. Sia l’arbitro che il Var hanno avuto 5

Douglas Luiz, il suo colpo violento a Patric poteva essere espulsione per condotta violenta (Corsport)
Db Torino 19/10/2024 - campionato di calcio serie A / Juventus-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Douglas Luiz-Mattia Zaccagni

Douglas Luiz, il suo colpo violento a Patric poteva essere espulsione per condotta violenta (Corsport)

La rubrica della moviola del Corriere dello Sport (a firma Dario Cervellati) analizza l’arbitraggio di Sacchi e del Var Di Paolo (entrambi hanno avuto 5 in pagella) in Juventus-Lazio 1-0. Molti dubbi sul mancato rosso a Douglas Luiz ancora sullo 0-0.

Scrive il Corsport:

L’errore di valutazione sull’intervento di Romagnoli, a metà del primo tempo, nasce dallo spostamento di Sacchi che si fa prendere in contropiede, parte tardi ed è troppo lontano quando il giocatore della Lazio, cercando in extremis di togliere il pallone a Kalulu, lo atterra al limite dell’area. In soccorso dell’arbitro arriva il Var Di Paolo che correttamente lo richiama all’On Field Review. Sacchi rivede allora la sua scelta e concede un calcio di punizione ed espelle Romagnoli per aver impedito una chiara occasione da rete. Stavolta la scelta è giusta.

Tanti dubbi restano sul colpo che al 38’ st Douglas Luiz assesta a Patric: l’immagine non è chiara ma l’impressione è che potesse essere rosso diretto per condotta violenta. Di sicuro era almeno ammonizione, che non è arrivata a Douglas Luiz poi ammonito per un’imprudenza al 45’ st su Castrovilli. Qualche altro errore Sacchi la commette sia a livello tecnico (nel primo tempo sorvola su un fallo di Cambiaso su Zaccagni) che disciplinare (nella ripresa non ammonisce Thuram per una trattenuta prolungata che ferma la ripartenza di Nuno Tavares), ma è attento nel giudicare gli episodi dentro l’area di rigore. 

Douglas Luiz non gioca mai e quando entra, regala rigori agli avversari.

Scrive il quotidiano la Repubblica con Emanuele Gamba.

Capita di essere maldestri, ma se capita due volte di fila la maldestrezza non è più soltanto un attimo di distrazione di chi è colto con la testa tra le nuvole. Douglas Luiz sta vivendo una situazione di disagio, è chiaro: gioca poco, lo fa male, più passa il tempo e più le cose girano storte e si arrende ai guai in arrivo. A Lipsia ha causato un rigore appena entrato in campo: si è messo in barriera e ha alzato i gomiti per proteggersi il viso, risparmiandosi una pallonata ma procurando lo svantaggio dei suoi. Ieri contro il Cagliari ne ha combinata un’altra, dopo che Piccoli era appena sgusciato dalla marcatura di Gatti: se si fosse lasciato tamponare (dunque se fosse stato lucido, concentrato) non sarebbe successo niente, invece ha cercato di calciare la palla finendo per scalciare l’attaccante del Cagliari.

Douglas Luiz è costato 51,5 milioni (si fa per dire)

Negli occhi restano i rigori grotteschi provocati dalla riserva Douglas Luiz nell’ultima settimana. Il brasiliano è stato il secondo acquisto più caro, e il primo di prestigio dell’estate juventina: è arrivato dall’Aston Villa, portando in dote 9 gol e 5 assist in Premier, per la modica cifra di 51,5 milioni, benché largamente compensata dalla disponibilità degli inglesi ad accogliere Iling-Junior e Barrenechea, poi sbolognati in prestito il prima possibile. Luiz con Motta non si è mai trovato. Ha giocato una sola volta da titolare, male, a Empoli, ma d’altronde nemmeno alla sua fidanzata, Alisha Lehmann, sta andando meglio, visto che nella Juventus Women sta più tempo in panchina che in campo. Il brasiliano sembra sfiduciato, Motta assicura che «ha tutta la mia fiducia». Sarà reciproco?  

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