Ambrosini: «Il Napoli è sembrata una squadra quadrata, dal punto di vista della solidità mentale aumenta la sua candidatura».
Nel post partita di Milan-Napoli, con la squadra di Conte che ha battuto i rossoneri si discute sul match negli studi di Dazn
Casini:
«Siamo molto soddisfatti di aver avvicinato i tifosi con la messa in chiaro».
Volontà di innovare per spettacolizzare le partite
«Abbiamo fatto diverse proposte ma se parliamo di regole la competenze è della fifa. Si discute molto del Var a chiamata che è tornato attuale, ma dietro a innovazioni di questo tipo ci sono complessità organizzative non indifferenti»
Conte non può più nascondersi.
Ciro Ferrara:
«Eh no, anche questa prestazione, anche il fatto di aver fatto questo tipo di partita lo pone primo in classifica e si cerca sempre di disturbare chi sta davanti. Credo che la forza di Antonio sia la capacità di gestire queste situazioni, adesso sa che tutti gli metteranno gli occhi addosso».
Su Lukaku:
«Stasera Lukaku con il primo gol ha dato una spallata a Pavlovic che è da grande attaccante. Sono i gol di Lukaku non c’è niente da fare, quando usa il suo fisico diventa devastante. Il Milan ha avuto un approccio con degli errori gravi».
Leggi anche: Il Napoli di Conte mette paura al campionato, sbanca Milano in tranquillità
Massimo Ambrosini:
«Magari dal punto di vista del gioco non ha dominato la partita ma ha mostrato solidità. Il Napoli è sembrata una squadra quadrata, dal punto di vista della solidità mentale aumenta la sua candidatura».
Su Kvara
«Maignan è sembrato partire un po’ in ritardo sul gol di Kvara. Kvara e Lukaku hanno fatto più fatica nel gioco ma sono stati più bravi nelle conclusioni. Lukaku grandissimo gol ma lo hanno un po’ limitato».
Gianmarco Pozzecco:
«Il Milan non ha fatto una brutta partita, purtroppo spesso la valutazione di una gara è legata solo al risultato. il Napoli è una squadra solida, ma il Milan ha giocato bene. Nel mondo della pallacanestro è diverso. Vince solitamente chi gioca meglio, le partite finiscono punto a punto e un episodio può condizionare la gara».
Come si approccia a un club nuovo
«Sono estremamente convinto di avere le idee chiare: la costruzione della squadra è fondamentale, riuscire avere nella squadra persone di cui ti fidi è determinante. La percezione che ho avuto io da appassionato è che Fonseca viva questa difficoltà di gestione della squadra rispetto ad altri giocatori. Oggi la direzione dell’allenatore è quella del gruppo a discapito del talento. Leao è talentuoso ma si sacrifica poco, l’allenatore oggi sceglie sempre giocatori di quantità»