L’ex Presidente della Sampdoria: “Caro presidente Friedkin siamo dispiaciuti perché evidentemente è contornato da cattivi consiglieri”
L’ex Presidente della Sampdoria Massimo Ferrero è tornato a far parlare di sé. E lo ha fatto ripartendo dalla Calabria, con un club che milita nel campionato di eccellenza: la Paolana. Nelle ultime ore però si sta parlando di lui per una lettera indirizzata alla famiglia Friedkin, proprietaria della Roma. Dalle parole affidate a LaPresse traspare la sua voglia di aiutare la squadra capitolina con fatti concreti, visto il periodo per niente acceso sotto tutti i punti di vista.
Massimo Ferrero lancia l’appello ai Friedkin: “Per amore della Roma…”
Ferrero si è rivolto così ai proprietari americani della compagine giallorossa: “Cari Friedkin, la Roma va rifondata. Basta mettere toppe e buttare soldi su questa squadra, sulla società. Io mi sono messo contro tutta la Sampdoria perché fin da bambino ho vissuto e tifato la Roma. Quella di Di Bartolomei, di Liedholm, sono cresciuto nella curva della Roma, il mio cuore pulsa giallorosso. Ma oggi sono molto inca**ato, perché caro presidente Friedkin noi siamo molto felici che lei è venuto a investire nella Roma, ma siamo dispiaciuti perché evidentemente è contornato da cattivi consiglieri“. Ecco qual è la proposta del produttore cinematografico italiano: “Vorrei incontrarla, caro Presidente Friedkin: per amore della Roma prendo anche il primo volo e vengo a New York: salviamo la Roma”.
Ferrero vorrebbe quindi fungere da consigliere della famiglia Friedkin, aiutando Dan e Ryan nella gestione del club: “La Roma va rifondata. Lei non ha speso 100 milioni, li ha buttati. Perché ha vicino gente forse poco intenditrice di questo calcio. La Roma non è un Parlamento Europeo, non può essere gestita da direttori stranieri, come Monchi o Ghisolfi, che non conoscono il mondo romanista. Il calcio deve essere seguito da vicino”. Con questo duro attacco, l’ex Sampdoria ha cercato di spronare e dare supporto all’attuale dirigenza, onde evitare ulteriori buchi di mercato e sorprese confusionarie dal punto di vista tecnico: “Con tutte le eccellenze che abbiamo dobbiamo per forza farci del male prendendo gente che ha fatto spendere soldi a vuoto? Siamo la Roma non l’ONU“.
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“Meno soldi e più amore”, il consiglio di Ferrero
Il 73enne di Testaccio ha poi ultimato il suo discorso: “Lei, Presidente, che va rispettato per quanti soldi ha messo nella Roma, non può venire a fare l’americano a Roma, ci regali il calcio. Oggi ci ha regalato solo pallone, pallonate e pallonari, e non per colpa sua”. Spinto dal grande amore per questi colori e per la sua fede giallorossa a cui è legato da sempre si è proposto definitivamente di aiutare il club romano: “Siamo romani, romanisti, e amiamo la Roma, se si fa consigliare con meno soldi e più amore, vivrà tutti i giorni con grande soddisfazione“.