1-0 all’Udinese. Gioca chi corre e si sacrifica. Manda in panchina Leao, Tomori e Abraham (Theo squalificato). Nei finali di tempo due gol annullati ai friulani
Fonseca fa la rivoluzione e si prende il Milan: epura i disobbedienti e vince in dieci uomini
Può stasera un milanista non dichiararsi innamorato di Fonseca? Secondo noi, no. Il tecnico portoghese si è comportato di conseguenza, ha dato seguito alla conferenza stampa di ieri quando aveva fatto chiaramente capire che si era stufato dell’andazzo della sua squadra. Dell’abulia di alcuni calciatori considerati rappresentativi (Theo e Leao su tutti). La sconfitta a Firenze, con ben due rigori sbagliati e due rigori mai calciati dal designato (ossia Pulisic), è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Visto che i calciatori le maniere educate non le capiscono, il portoghese è passato a quelle forti. Fuori i disobbedienti Abraham e Tomori (per Theo Hernandez ci aveva pensato il giudice sportivo con due turni di squalifica) e fuori l’indolente Leao che si è messo in mostra solo per sibilline dichiarazioni in favore del ct del Portogallo.
Fonseca li ha lasciati fuori. Dentro solo chi ha voglia di correre e di sacrificarsi. Con tanti saluti agli egoisti. E, come da proverbio, la fortuna aiuta gli audaci: al 98esimo annullato all’Udinese il pareggio per un fuorigioco millimetrico. Anche alla fine del primo tempo, era stato annullata una rete all’Udinese, sempre per fuorigioco millimetrico.
La partita. Morata al centro dell’attacco. Dietro di lui Pulisic, Okafor e Chukwueze. È stato Milan scintillante per i primi 25 minuti. Tutti di corsa e in verticale. Al 13esimo è arrivato anche il gol con un’azione rugbistica (ma in verticale) con passaggi rapidi e all’insegna dell’altruismo: Pulisic ha la palla buona per calciare ma serve il nigeriano Chukwueze che di sinistro la piazza nell’angolino basso lontano.
Prima della mezz’ora i rossoneri restano in dieci uomini per l’espulsione molto dubbia di Reijnders. Un fallo da ultimo uomo privo di alcuna volontarietà. L’ottusità la fa da padrona quando si tratta di arbitrare del nuovo calcio e il Milan si ritrova in dieci uomini per quella che abbiamo definito espulsioncella.
Il portoghese non si scompone. Finisce il primo tempo senza sostituzioni. La ripresa, però, comincia con Musah al posto di Okafor. In dieci uomini, il Milan non soffre mai. Pulisic autore di una prestazione maiuscola (sfiora persino il 2-0). Leao resta in panchina tutta la partita, Abraham entra al minuto 73. Tomori all’88esimo.