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Ghisolfi: «Non c’è nessuna indicazione del club per le presenze di Dybala»

Al CorSport: «Juric era pronto ad accettare un contratto di breve durata. Abbiamo abbassato i costi e l’età media della rosa»

Ghisolfi: «Non c’è nessuna indicazione del club per le presenze di Dybala»
Dc Rieti 03/08/2024 - amichevole / Roma-Olympiacos / foto Domenico Cippitelli/Image Sport nella foto: Florent Ghisolfi

La prima intervista di Florent Ghisolfi è del Corriere dello Sport. Per la prima volta da quando è arrivato in Italia, o, meglio, da quando è arrivato a Roma, il direttore sportivo del club capitolino cerca di fare ordine sulla miriade di notizie uscite sulla Roma. E lo fa, non a caso, dopo le dimissioni della Souloukou. Il CorSport scrive: “Il manager giallorosso misura con cura cosa dire e soprattutto cosa non dire“.

Ghisolfi: « Juric pronto ad accettare un contratto di breve durata»

Subito la domanda sull’esonero di De Rossi:
«Non è una domanda facile a cui rispondere, e del cambio allenatore è meglio parlarne più avanti. Sicuramente è stato un momento difficile e doloroso per noi. Daniele è una leggenda del club, lo resterà per sempre, lo ringrazio perché mi ha accolto a braccia aperte, avevamo un rapporto franco e onesto. Ero toccato dalla situazione perché se l’allenatore fallisce anche io ne risento. Ma come Dan ha detto, avrà sicuramente una bella carriera e questa sarà sempre casa sua. Non voglio però alimentare un dibattito che sarebbe inutile: ormai la decisione – di comune accordo – è stata presa».

Tra Souloukou e Beppe Riso, quale è stato il lavoro di Ghisolfi?
«Io sono arrivato quattro mesi fa e c’era già in piedi un’organizzazione abbastanza chiara con Lina come Ceo. Il mio obiettivo è stato quello di adattarmi e cercare di lavorare insieme a lei per trovare un equilibrio tra Ceo, diesse e tecnico. Sull’agente Riso non mi esprimo perché in quanto tale non ha un impatto decisionale all’interno della Roma».

La mancata cessione di Dybala un imprevisto?
«Su Paulo c’è stato l’interesse dell’Al-Qadsiah e come normale che sia ci ha riflettuto. Ha fatto una scelta di cuore ed è positivo per tutti. Noi essendo pragmatici, siamo stati costretti a prendere in considerazione la sua volontà di partire. Quindi da un lato avevamo l’opzione di dover essere pronti a sostituirlo, dall’altro invece il lato positivo di continuare ad avere un top player in rosa».

E le famose presenze obbligate per evitare il rinnovo?
«No, il mister non ha alcuna indicazione da parte della società e non c’è alcuna discussione in corso sul rinnovo. L’unica cosa che vogliamo è che Dybala sia concentrato in campo, che possa dare il massimo e che si liberi mentalmente per dare il meglio di sé».

Ghisolfi parla ancora del mercato:
«Tutti si concentrano sui soldi spesi sul mercato, ma in realtà noi abbiamo abbassato tantissimo i costi e l’età media della rosa. Già oggi vediamo il miglioramento sui dati fisici rispetto alla scorsa stagione. E un ultimo aspetto è la mentalità, un mio obiettivo per costruire la squadra e lo staff».

Capitolo tifosi inferociti:
«Rispettiamo al 100% il loro malcontento. Anche i giocatori sono toccati da questa situazione, il mio obiettivo è creare unità interna. Se viene fischiato un giocatore, viene fischiato tutto il club, tutta la squadra».

Com’è arrivato Juric?
«Juric conosce la Serie A e i giocatori, ne ha già sviluppati tanti in altre squadre, ed era pronto ad accettare un contratto di breve durata».

Ghisolfi, adesso si sente più libero di lavorare?
«So sempre adattarmi».

 

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