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Gravina: «L’identificazione di coloro che entrano allo stadio non è più prorogabile»

Al termine del Consiglio federale: «Dobbiamo ringraziare le forze di polizia perché pongono in essere tecnologie e mezzi per rendere più praticabile la fruibilità del nostro evento»

Gravina: «L’identificazione di coloro che entrano allo stadio non è più prorogabile»
Ci Bari 14/10/2023 - qualificazioni Euro 2024 / Italia-Malta / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Gabriele Gravina

Anche Gabriele Gravina, presidente della Figc, ha parlato del caso ultras che ha coinvolto anche Milan e Inter. «Tutte le forze devono unirsi e mirare nella stessa direzione – dice il presidente Figc – Il mondo del calcio non ha a disposizione gli strumenti che sono invece a disposizione delle forze di polizia, per cui dobbiamo ringraziarle perché pongono in essere tecnologie e mezzi per rendere più praticabile la fruibilità del nostro evento».

Queste le prime parole di Gravina al termine dell’odierno Consiglio federale: «Noi siamo a disposizione, tutto quello che può essere fatto va fatto. Il ricorso alla tecnologia nell’ambito dell’identificazione di coloro che entrano allo stadio non è più prorogabile», ha concluso.

Gravina: «Gli Europei femminili tappa fondamentale per il 2032, per rodare le nostre strutture»

Gravina ha poi spostato l’attenzione sull’interesse della Figc per gli Europei femminili 2029: «Lo abbiamo fatto perché strategicamente la riteniamo una tappa fondamentale per il 2032, per rodare le nostre strutture ma soprattutto come atto di rispetto verso le tante strutture già efficientate in Italia che non potranno, con molta probabilità, ospitare gli incontri di Euro 2032 – ha spiegato il numero uno della Federazione -. Pensare di poter organizzare entrambi gli Europei è un motivo di grande soddisfazione. Sappiamo che la strada è lunga e che abbiamo tanti concorrenti, ci sono anche altre federazioni altrettanto importanti che hanno presentato la stessa manifestazione di interesse».

De Siervo: «Dopo quanto accaduto in Spagna, siamo costretti ad arrivare al riconoscimento facciale»

L’amministratore delegato della Serie A De Siervo si è espresso sugli episodi di violenza ultras avvenuti nel derby di Madrid. Ha parlato della necessità di introdurre un sistema di riconoscimento facciale da utilizzare all’ingresso degli stadi. Queste le sue parole riportate dall‘Ansa:

«Abbiamo visto quello che è successo ieri in Spagna, l’Italia non può di certo ritenersi al di sopra del problema. Siamo costretti ad arrivare ad un percorso per cui all’ingresso dello stadio, passando sul tornello il biglietto verrà associato il nominativo, la posizione, al nostro volto. Queste immagini verranno custodite in un server criptato a disposizione delle forze dell’ordine, non delle squadre di calcio o della Lega. Nel caso in cui si dovessero verificare dei fatti di attenzione da parte delle forze dell’ordine, le immagini verranno recuperare e queste persone daspate».

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