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Gravina, frecciata al Milan «Il talento ha bisogno di opportunità, penso a Camarda: all’estero giocherebbe»

Al Messaggero Veneto: «I nostri ragazzi Under 17 hanno dominato il Portogallo, torneremo presto nella cerchia delle migliori squadre nazionali»

Gravina, frecciata al Milan «Il talento ha bisogno di opportunità, penso a Camarda: all’estero giocherebbe»
Italian Football Federation (FIGC) President Gabriele Gravina attends a press conference at the team's base camp in Iserlohn, on June 30, 2024, after they were eliminated by Switzerland in a round of 16 match of the UEFA Euro 2024 football championship. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Gravina, frecciata a Fonseca e al Milan «Il talento ha bisogno di opportunità, penso a Camarda: all’estero giocherebbe»

Gabriele Gravina, presidente della Figc è intervenuto al Messaggero Veneto e non le ha mandate a dire, soprattutto riguardo all’utilizzo dei giovani promettenti nelle squadre del campionato di Serie A. In particolare, in un estratto della sua intervista, il numero uno della Federazione ha così “attaccato” il Milan per la questione Camarda, contrattualizzato ma quasi mai in campo. Di seguito l’estratto:

«Negli ultimi cinque anni di nostra governance abbiamo avuto i risultati migliori nelle giovanili. Dalla 20 alla 19 fino al nostro orgoglio: la Nazionale Under 17, il simbolo di una progettualità. Quei ragazzi hanno battuto 3-0 il fortissimo Portogallo anche in intensità e gioco. Ecco, non mancherà molto che l’Italia tornerà a essere riferimento con la nazionale maggiore, tornerà nella ristretta cerchia dei grandi mondiali. Perché i talenti li abbiamo, rincresce vedere però come spesso non vengono utilizzati dai club, penso a Camarda del Milan. Il talento ha bisogno di opportunità, all’estero le danno.»

Il numero uno della Figc Gravina nell’intervista al Messaggero Veneto

Di seguito un ulteriore estratto:

Sugli Ultras:
«Il fenomeno delle contaminazioni di alcuni interessi non è solo italiano: il tifo è un insieme di capacità del saper manifestare le proprie passioni e vivere le proprie emozioni per una squadra e il gioco. I delinquenti grazie alla tecnologia, e anche l’intelligenza artificiale, vengono espulsi dagli stadi, il resto lo devono fare le istituzioni, in primis il Ministero dell’Interno che sta facendo un grande lavoro, con cui noi collaboriamo da sempre. Toccare la responsabilità oggettiva sarebbe distruggere uno dei pilastri di riferimento del nostro sport, ma sulla responsabilità oggettiva abbiamo comunque inserito le cosiddette cause esimenti e attenuanti che scoraggiano comportamenti e commistioni di questo tipo. Cerchiamo di costruire un argine al fenomeno anche con una maggiore sensibilizzazione da parte delle società.»

Sul Var:

«Sulla video-assistenza arbitrale (Var light), grazie alla tecnologia, si possono fare passi avanti, a breve con la sperimentazione anche nella Lega Pro o nella serie D ove sia possibile con gli impianti. Poi credo che sia necessario puntare sul tempo di gioco effettivo, abbiamo scoperto dai dati dello scorso campionato che alcune squadre hanno finito per disputare qualche partita in meno a forza di interruzioni

Sui diritti Tv

«Credo che i diritti televisivi diminuiranno per i campionati domestici e aumenteranno per la competizioni internazionali, in testa Champions ed Europa League, e questo provocherà dei guai in futuro. Ecco, dovremmo essere pronti ad accompagnare un processo inevitabilmente legato all’economia affrontandolo e riscoprendo magari valori come l’identità territoriale, la passione per il calcio e altro.»

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