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Il calcio, per gli ultras, è sempre stato un pretesto: comanda il denaro, in Italia e ovunque (El Paìs)

“Il calcio europeo è dominato dalla paura: per paura i giocatori trattano con i violenti, e i club non li combattono”

Il calcio, per gli ultras, è sempre stato un pretesto: comanda il denaro, in Italia e ovunque (El Paìs)
Genova 25/09/2024 - Coppa Italia / Genoa-Sampdoria / foto Image Sport nella foto: tifosi Genoa

Il calcio, per gli ultras, è sempre stato un pretesto: comanda il denaro, in Italia e ovunque (El Paìs)

In Spagna hanno un enorme problema con gli ultras. Ma è problema condiviso, in Europa. Perché il minimo comune multiplo della violenza da stadio è sempre lo stesso: i soldi. Gallina De Piel lo scrive chiaro e tondo nel suo editoriale su El Paìs: “Il calcio è sempre stato un pretesto. Col tempo quel pretesto è svanito ed è emersa l’unica ragione di tutto: il denaro”.

El Paìs ricorda tutti i morti da stadio in Spagna per ricordare che il mezzo per arrivare al denaro è sempre stata la paura. Lo stadio è solo un punto di partenza per lo sviluppo degli affari successivi, come ben testimonia l’inchiesta milanese sugli ultras di Milan e Inter.

“Gruppi criminali dediti a pestaggi – scrive il giornale spagnolo – sicurezza nei locali notturni, rivendita di biglietti che i locali spaventati gli regalavano, traffico di droga, prostituzione. In Spagna. Ma anche nel resto d’Europa. In Francia i radicali del Lille, quelli del PSG o quelli dell’Olympique Marsiglia competono nella messa in scena del terrore. In Italia la Procura ha già dimostrato che la ‘Ndrangheta ha preso il controllo dei corner di Juve, Inter e Milan. Ultras teoricamente opposti, che spesso si ritrovano fuori dallo stadio per unire le forze e condividere amichevolmente i propri affari, partendo da un unico presupposto: la paura”.

Ed è la paura che comanda nel calcio. La paura “che porta anche alcuni giocatori a negoziare con gli ultras, a parlare con loro nel retro di uno stadio perché accettino di permettere che si giochi una partita che 500 milioni di persone guardano nelle loro case”. “E deve essere anche quel terrore, che ha spinto alcuni club a cacciare i criminali dalle loro tribune, e altri a continuare a trattare con loro o a scusarli. Deve la essere paura”.

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