L’arbitrato ha respinto la maggior parte delle richieste. Ma il club ha dimostrato alla Premier che se vuole può trascinarla in tribunale con una enorme potenza di fuoco
Il Manchester City si è inventato una vittoria legale che non c’è. “Scorrendo le 175 pagine della sentenza sembra più un racconto di ciò che non hanno vinto piuttosto che di ciò che hanno vinto”, riassume Sam Wallace sul Telegraph. In pratica “i controlli finanziari della Premier League, e le regole che li sostengono, hanno subito un duro colpo, ma sono rimasti saldi. Ciò che colpisce nel complesso è che, più e più volte, la sentenza riconosce che affinché esistano controlli efficaci (attualmente le regole di profitto e sostenibilità) devono esistere anche le regole Apt (quelle relative alle sponsorizzazioni, ndr). Nel complesso, il team legale del City ha vinto tre round di questo incontro dei pesi massimi, ma ne ha persi molti di più. È cambiato così poco in seguito all’arbitrato che è difficile capire come possa sembrare una vittoria per il club”.
Il Telegraph analizza nello specifico i vari aspetti della sentenza. Soprattutto tutte le argomentazioni del City respinte dall’arbitrato. In pratica tutte le più importanti. “Il City ha sostenuto che le regole Apt non potevano valutare correttamente sponsorizzazioni diverse per entità diverse. L’affermazione è stata respinta dal tribunale. Il club ha sostenuto che l’uso delle regole Apt da parte della Premier League per adeguare il valore del reddito commerciale conforme era simile alla fissazione dei prezzi. L’affermazione è stata respinta dal tribunale. Il club ha sostenuto che le regole Apt ritardavano inutilmente il pagamento delle contropartite commerciali mentre la Premier League esaminava la propria conformità. L’affermazione è stata respinta dal tribunale. Il club ha sostenuto che le regole Apt, approvate subito dopo che il consorzio guidato dall’Arabia Saudita ha acquistato il Newcastle United nel 2021, sono state introdotte per limitare le ambizioni di quei club di proprietà di stati o individui nella “regione del Golfo”. Ciò è stato respinto dal tribunale. Il City ha sostenuto che le regole Apt non stabilivano criteri chiari e un diritto di revisione. Ciò è stato respinto dal tribunale. L’elenco potrebbe continuare all’infinito”.
“Il tribunale ha sottolineato che qualsiasi accordo commerciale tra la Premier League e una terza parte può subire il veto dai club”.
L’elenco delle vittorie del City è molto tecnico
L’elenco invece delle “vittorie” del City è molto tecnico, ma anche molto meno importante. Alla fine “Un link sulla pagina web del City che annunciava le conclusioni dell’arbitrato invitava il lettore a cliccare fino a pagina 164 della sentenza, e solo a pagina 164. Era l’ultima pagina, prima dell’appendice, e quella che raccontava le vittorie del City. Le conclusioni del tribunale iniziano tre pagine prima, a pagina 161”.
E dunque: a cosa è servito tutto ciò? Per Wallace si è trattato di un avvertimento: “la sentenza è un’affascinante intuizione sulla portata della sfida legale che il City porta sul tavolo. Denuncia dopo denuncia. Relazione dopo relazione. Solo per quanto riguarda l’accordo con Etihad, a marzo di quest’anno, gli avvocati del City hanno presentato relazioni supplementari e altre quattro valutazioni. Erano, ha riferito il panel, circa 600 pagine”.