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Il Napoli di Conte è nato dal rifiuto di Gasperini che si sarà pentito (Corbo)

Gasperini, intenerito dal trionfo di Bergamo in Europa League, si ritira dalla grande sfida: ricostruire un Napoli in pezzi. E allora ecco Conte

Il Napoli di Conte è nato dal rifiuto di Gasperini che si sarà pentito (Corbo)
Cm Bergamo 12/05/2024 - campionato di calcio serie A / Atalanta-Roma / foto Cristiano Mazzi/Image Sport nella foto: esultanza Gian Piero Gasperini

Il Napoli di Conte è nato dal rifiuto di Gasperini che si sarà pentito.

Scrive Antonio Corbo per l’edizione napoletana di Repubblica.

È il primato di Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte, in ordine di ruolo non solo alfabetico. Comincia tutto in una notte di maggio, il mese del primo scudetto. Erano passati solo un anno e 11 giorni. Sabato 25.

Gasperini intenerito dal trionfo di Bergamo dopo la vittoria dell’Europa League il 22 a Dublino si ritira dalla grande sfida.
Ricostruire un Napoli in pezzi.

Forse se n’è già pentito, ma De Laurentiis ancora prima del no aveva già ripreso i contatti con Antonio Conte. Convinto in una delle sue visioni che solo l’energico allenatore da 5 scudetti poteva creare un altro Napoli da oltre un miliardo. Ma occorreva una idea. L’annuncio, come e quando. Placare subito i tifosi delusi dopo il rifiuto di Gasperini. L’ultima sberla per il presidente accusato di aver creato e distrutto la squadra dei sogni. 

Oggi che lavorano e vincono insieme si può parlare ancora di matrimonio di interesse. Ma senza retropensieri e malizie. È l’incontro di due uomini leali, forse davvero amici, attratti da necessità e opportunità. Per De Laurentiis sembrava urgentetornare in plancia dopo il penoso naufragio di un decimo posto, 41 punti dall’Inter.

Che fine ha fatto il rinnovo di Gasperini? Ora se lo chiedono pure a Bergamo

Passi per quelli del Napolista che già il 12 giugno scrissero che i colloqui tra Gasperini e Percassi erano andati maluccio e che tutto quello strombazzare per il rinnovo sembrava artefatto. Ma adesso, tre mesi dopo, è addirittura Tuttoatalanta.com a porsi la stessa domanda: dov’è rinnovo di Gasperini con l’Atalanta?

A Bergamo scrivono così:

“Virtualmente è firmato, non ci saranno problemi. L’obiettivo che ci dobbiamo dare è migliorarci sempre, al di là del risultato finale. Non è che se vinci qualcosa cambia, cambia la percezione e basta. Ho sempre pensato che non è vincente solo chi alza un trofeo, ma anche chi nella vita supera se stesso e raggiunge i propri obiettivi”.

Queste erano le parole di Gian Piero Gasperini del 20 luglio scorso. Un mese e mezzo dopo qualcosa è cambiato? Oppure siamo sempre agli sgoccioli di una firma che sembra sempre più di beckettiana memoria – ti rimembri Godot? – e che alla fine non arriva mai? La realtà è che il Gasp ha l’accordo con l’Atalanta fino al 30 giugno del 2026 su certe cifre, però non è ancora stato ratificato. Non che non possa esserlo nei prossimi giorni, ma la situazione è curiosa.

Anche perché l’ultimo comunicato sulla permanenza di Gasperini è del luglio 2023. Poi nulla più, al netto di tutte le rassicurazioni che sono arrivare sulla questione.”Atalanta Bergamasca Calcio, nella persona dell’Amministratore Delegato Luca Percassi, è lieta di annunciare la permanenza di mister Gian Piero Gasperini sulla panchina nerazzurra. Dopo il summit tenutosi nel pomeriggio di oggi, martedì 6 giugno, le parti hanno trovato la piena e soddisfacente intesa per proseguire insieme un percorso iniziato sette anni fa e nobilitato da grandi risultati. La famiglia Percassi, quella Pagliuca e tutto il Club augurano a mister Gasperini buon lavoro!”.

Qualche settimana fa però, nell’intervista a L’Eco di Bergamo, si parlava di una possibile ratificazione dopo la prima giornata.”Ho un accordo con l’amministratore delegato e con il presidente per il prolungamento, e gli accordi che ho fatto con loro sono sempre stati rispettati. Potrebbe essere formalizzato prima dell’inizio del campionato, ma questo non è mai stato un problema”. Sarebbe bello capire se lo sia ora, a un anno dalla scadenza contrattuale e con qualche – eufemismo – diatriba di troppo in ambito calciomercato. 

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