ilNapolista

Il Padova convoca Liguori condannato giovedì a tre anni per violenza sessuale su una 14enne

Condannato in primo grado (quindi c’è ancora l’appello). Può giocare per il parere che espresse il Collegio di Garanzia per Portanova

Il Padova convoca Liguori condannato giovedì a tre anni per violenza sessuale su una 14enne
Ci Catania 02/04/2024 - finale Coppa Italia serie C / Catania-Padova / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Michael Liguori

Giovedì la condanna, il sabato probabilmente in campo. Succede a Padova dove l’attaccante Michael Liguori è stato condannato giovedì a tre anni e quattro mesi di reclusione dal Tribunale di Teramo per violenza sessuale ai danni di una quattordicenne (fatti avvenuti da Alba Adriatica nel luglio 2018). Il calciatore è stato ugualmente convocato per la partita di oggi contro la Giana Erminio. Lo scrive anche il Gazzettino di Padova che riporta le parole dell’allenatore del Padova. La condanna è in primo grado, quindi c’è ancora l’appello.

Condannato per violenza sessuale ma regolarmente convocato dal Padova

Il tribunale lo ha condannato. Per il primo grado di giustizia Liguori è colpevole. Sia la società sia il suo allenatore Andreolletti hanno scelto di convocarlo. È un caso che ricorda quello di Portanova anche lui condannato in primo grado per stupro.

Il caso Portanova passò al vaglio del Collegio di Garanzia presso il Coni. E si decise che il calciatore avrebbe potuto continuare a giocare.

Il tecnico del Padova ha dichiarato:

«È un calciatore importante tesserato per il Padova e continuerà ad essere a disposizione. Ha saltato un paio di allenamenti, pertanto ci sono delle valutazioni da fare per quanto riguarda un suo impiego dall’inizio o a partita in corso».

Teme che questa vicenda possa distrarre la squadra?
«Sinceramente no. Mi stupirebbe perché vedo come lavora tutti i giorni. Non ci siamo mai fatti contagiare da nulla e credo che episodi diversi non possano spostare l’attenzione. Andiamo avanti e lavoriamo con la testa giusta».

Anche lo società appare piuttosto garantista e in un comunicato, firmato dal presidente Francesco Peghin e dell’ad Francesca Bianchi, fanno sapere:

«Il Calcio Padova ha appreso nel pomeriggio di ieri la notizia relativa alla sentenza di primo grado che riguarda il proprio giocatore Michael Liguori. Il presidente Francesco Peghin e l’amministratore delegato Alessandra Bianchi hanno dichiarato che la società non esprimerà alcun tipo di valutazione in merito alla vicenda fintantoché la Giustizia non si sarà espressa con una sentenza definitiva in ultimo grado di giudizio».

Il Corriere del Veneto chiarisce anche che “la violenza avrebbe avuto luogo il 5 luglio 2018, quando Liguori militava in Serie D, nel Notaresco. Il calciatore e l’amico Andrea Perozzi, anch’egli condannato, avevano incontrato due ragazze alla stazione di Alba Adriatica, all’epoca di 14 e 16 anni, con le quali si erano appartati”.

E continua:

Nella convinzione che si sia innocenti fino all’ultimo grado di giudizio, il Padova sceglie dunque la linea imboccata nel recente passato dalla Virtus Verona per uno dei suoi tesserati, Gianni Manfrin, che in un caso analogo ha continuato a scendere in campo nonostante una condanna di primo grado per violenza sessuale. In modo diverso si è comportato, invece, il Cittadella, che ha preferito interrompere il rapporto con l’ex difensore Santiago Visentin, per analoghi motivi”.

ilnapolista © riproduzione riservata