Il rigore alla Juve era talmente fantasma che nessuno della Juve aveva protestato. Così si avvelena inutilmente il clima
La Juve è andata in vantaggio sul Cagliari con un calcio di rigore segnato da Vlahovic al 15′.
Tutto nasce da un calcio d’angolo battuto da Vlahovic: in area si verifica un contrasto tra Gatti e Luperto dove il difensore del Cagliari, con il braccio destro largo, sfiora la palla con le dita. Il tocco, inevitabile perché avvenuto mentre Luperto cadeva, è così impercettibile che neanche i giocatori della Juventus hanno protestato. Marinelli viene richiamato dal Var.
Luca Marelli a Dazn intanto commenta così l’azione: «È chiaramente un calcio di rigore dato che Luperto tocca con la punta delle dita il pallone e il braccio destro è totalmente in una posizione innaturale. Ormai lo sappiamo che quello che conta è la posizione delle braccia e in questo caso, anche se l’ha sfiorata solo con la punta delle dita, è punibile».
Non erano finiti i rigorini?
Marinelli va all’on field review, riguarda l’azione e il tocco c’è, leggero, quasi impercettibile, ma c’è.
Donc ça c’est penalty ? La Juve et l’arbitrage … #JuventusCagliari pic.twitter.com/OyT5ipkivH
— Fred Laniak (@LanFred60) October 6, 2024
Cosa poteva fare Luperto per evitare il tocco? Praticamente nulla. Ma sono le regole, le stesse che poi creano polemica per la mancanza di uniformità dell’applicazione di esse.
Questo è quello che in gergo tutti chiamano “rigorino“. E infatti le proteste sui social non sono tardate ad arrivare.
A questo punto ricordiamo del diktat di Rocchi “Niente rigorini” che alla fine non è mai stato rispettato, o almeno, viene rispettato una discrezionalità arbitrale che avvelena ulteriormente il clima.