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Imperdibile Gravina sugli ultras: «delinquenti espulsi dallo stadio grazie a tecnologia e intelligenza artificiale»

Al Messaggero Veneto: «il resto lo devono fare le istituzioni. Il fenomeno delle contaminazioni di alcuni interessi non è solo italiano»

Imperdibile Gravina sugli ultras: «delinquenti espulsi dallo stadio grazie a tecnologia e intelligenza artificiale»
Italian Football Federation (FIGC) President Gabriele Gravina attends a press conference at the team's base camp in Iserlohn, on June 30, 2024, after they were eliminated by Switzerland in a round of 16 match of the UEFA Euro 2024 football championship. (Photo by Alberto PIZZOLI / AFP)

Il presidente della Figc Gravina è stato intervistato dal Messaggero Veneto. Tanti i temi toccati, dall’Europeo deludente all’inchiesta ultras.

Gravina ha parlato anche della sua possibile ricandidatura:

«Ho preso un impegno, scioglierò questa riserva dopo l’Assemblea per una forma di rispetto verso i delegati. Non voglio che la modifica statutaria possa essere condizionata dalla decisione di una mia candidatura. Poi dirò quello che ho in mente di fare. Non ho intenzione, però, di lasciare in mano il calcio italiano a soggetti che non hanno visione e amore per il calcio».

Presidente come si cancella un Europeo così deludente?
«Semplicemente non cancellandolo, ma usando quell’esperienza negativa per ripartire. Io non voglio dimenticarlo, lo continuo a ripetere ai ragazzi, al mister e allo staff, a tutti. Non dobbiamo commettere gli stessi errori.
Ciascuno, dopo una settimana di riflessione, mister in testa nella sua tenuta in Toscana, si è assunto le sue responsabilità. Ora il clima è più sereno, abbiamo invertito la rotta. La rosa è più ristretta, a un certo punto con tutte quelle convocazioni negli ultimi 4-5 anni dovevamo addirittura sdoppiare gli allenamenti. Ora recuperiamo un paio di giocatori come Barella e Chiesa e ci attestiamo su un gruppo di 24-25 atleti, pronti naturalmente alle novità».

La botta però è stata forte e le critiche feroci.
«Sì, ma ora siamo più forti ad accoglierle. Tra l’altro, molte volte si è utilizzato il flop sul campo, si è addirittura attaccato gli azzurri, per attaccare la governance federale: inaccettabile».

Gravina sui cambiamenti nel calcio

Il calcio sta cambiando anche sul fronte regolamentare. Cosa prevede nel futuro?
«Sulla videoassistenza arbitrale (Var light), grazie alla tecnologia, si possono fare passi avanti, a breve con la sperimentazione anche nella Lega Pro o nella serie D ove sia possibile con gli impianti. Poi credo che sia necessario puntare sul tempo di gioco effettivo, abbiamo scoperto dai dati dello scorso campionato che alcune squadre hanno finito per disputare qualche partita in meno a forza di interruzioni».

L’inchiesta sulle curve di Milan e Inter non è una bella notizia per il nostro calcio.
«Il fenomeno delle contaminazioni di alcuni interessi non è solo italiano: il tifo è un insieme di capacità del saper manifestare le proprie passioni e vivere le proprie emozioni per una squadra e il gioco. I delinquenti grazie alla tecnologia, e anche all’intelligenza artificiale, vengono espulsi dagli stadi, il resto lo devono fare le istituzioni, in primis il ministero dell’Interno che sta facendo un grande lavoro, con cui noi collaboriamo da sempre».

I gruppi organizzati di tifosi spesso ricattano i club. Ci sono presidenti che girano con la scorta. Che fare?
«Toccare la responsabilità oggettiva sarebbe distruggere uno dei pilastri di riferimento del nostro sport, ma sulla responsabilità oggettiva abbiamo comunque inserito le cosiddette cause esimenti e attenuanti che scoraggiano comportamenti e commistioni di questo tipo. Cerchiamo di costruire un argine al fenomeno anche con una maggiore sensibilizzazione da parte delle società».

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